È Europa. La Fiorentina, dopo una gran sofferenza, passa ai gironi di Europa League: la vecchia Coppa Uefa, per gli inguaribili nostalgici come me. Con 3 partite in trasferta sparse per il vecchio continente: Ucraina, Portogallo e Romania.
E se come me non vedete l’ora di prendere un low cost e staccare un paio di giorni dalla routine fiorentina con la scusa (ma non troppo) di seguire la Fiorentina, allora sarete già a calcolare scali, spostamenti on the road o infiniti check-in on line con noiosissimi pop-up annessi della vecchia e cara Ryanair. Come broker professionisti.
Insomma, il sorteggio del Calendario Europa League ha parlato chiaro: la Fiorentina tra ottobre e dicembre volerà dai verdi filari della regione di Porto alle distese di grano dell’Ucraina, passando per le foreste della Romania. Un itinerario attraverso piccoli centri e snobbate periferie d’Europa.
Ecco le tre città di cui non avrete mai sentito parlare, ma che da oggi a Natale segneranno il calendario di migliaia di fiorentini, per la gioia di mogli, consorti e colleghi di lavoro: Dnipropetrovs’k, Pacos de Ferreira e Targu Jiu.
3 Ottobre – Dnipropetrovs’k: la città blindata
Qui la trasferta si fa dura. Estrema. Come la storia di questa città nel sud dell’Ucraina: la terza per grandezza con un milione di abitanti, ma anche la più difficile da raggiungere. Dal secondo dopoguerra alla caduta del blocco sovietico è stata la città blindata. Nessuno poteva entrarvi previo permesso speciale del governo, in quanto centro di sviluppo di armi nucleari. Non propriamente un posticino romantico fino a 20 anni fa, ecco.
Considerando che la Fiorentina giocherà in Ucraina il 3 ottobre, almeno la gelata è scongiurata. Insomma, se proprio non resistete al fascino del borscht di barbabietola, delle sigarette a 1 euro, della vodka liscia (consigliata la Nemiroff) e delle ex-industrie nucleari russe riconvertite in attività tra le più disparate, può fare al caso vostro.
Collegamenti diretti: KLM (Milano Malpensa – Dnipropetrovs’k).
28 Novembre – Pacos de Ferreira: la cantina portoghese
Pacos de Ferreira, letta così, mi ricorda un po’ l’aria festaiola delle ferias spagnole, anche se siamo in Portogallo. Nella zona di Oporto, per la precisione. Una cittadina della grandezza di Scandicci ma che si trova in una delle regioni più apprezzate di tutto il Portogallo: al limite delle campagne del Douro, famose in tutto il mondo per i filari di Porto.
E se il vino liquoroso fa per voi, il classico giro delle cantine va da sé. Anche perché la splendida Oporto dista appena 36 kilometri, come arrivare da piazza Signoria a Carmignano. Anche se messa così non fa la stessa impressione, ma tant’è. Insomma, si sa, la trasferta alcolica è sempre dietro l’angolo e tra un piatto di bacalhau, un coro per Mario Gomez e l’Atlantico a un passo, può veramente valere la pena una toccata e fuga ad Oporto.
Collegamenti diretti: Ryanair (Bologna-Oporto; Orio al Serio-Oporto) TAP Portugal (Milano Malpensa-Oporto; Bologna-Oporto).
7 Novembre – Targu Jiu/Cluj: la porta per la Transilvania
In questo caso credevo di aver letto male, Targu Jiu: un mix tra sardo e giapponese. E invece è rumeno. E lì per lì non capisco: mi informo, cerco di tutto fino all’ottava pagina google. La squadra si chiama Pandurii e, se non ho le traveggole, mi ricorda proprio un piatto indiano. Superata quest’inutile fase, scopro che Targu Jiu è una cittadina antica, immersa nel verde, circondata da laghi: crocevia per la Transilvania da una parte e il Danubio dall’altra.
Anche se a Novembre non parrebbe proprio il posto idilliaco che appare in estate. Per chi ha voglia di spese basse, folklore campagnolo rumeno, umidità e grandi boschi a perdita d’occhio.
In definitiva: non sarà San Pietroburgo, ma anche qua il viaggetto low cost può scapparci. Anche perchè molto probabilmente la partita non si svolgerà a Targu Jiu per questioni di capienza ma a Cluj: in piena Transilvania. Lasciate da parte il feticcio-conte Vlad, i castelli nascosti nella nebbia e pensate ai prezzi ultra ristretti della landa dei vampiri.
Collegamenti: Wizz Air (Pisa-Bucarest e Bologna-Cluj Napoca).
Credits foto: Paolo Nucci – LaPresse Sport Calcio (cover)