Il 75° Festival del Maggio Musicale Fiorentino rende omaggio al teatro di varietà. Le poesie, le scenette e le musiche di Raffaele Viviani affidate a Massimo Ranieri con la nuova produzione del Teatro della Pergola, in scena il 9 e il 10 giugno.
Massimo Ranieri arriva a Firenze con il nuovo spettacolo, firmato Maurizio Scaparro, dedicato a Raffaele Viviani e al suo teatro: Viviani Varietà. Il Maggio Musicale Fiorentino e il Teatro della Pergola, le due realtà teatrali e musicali più antiche di Firenze, rendono omaggio al genere spettacolare nato all’inizio del Novecento che in breve tempo si diffuse in tutta Europa. Il Varietà era frutto della commistione di prosa e musica, i suoi interpreti erano artisti completi, con grandi doti espressive e recitative, ma anche ottime competenze musicali e canore.
Un tipo di spettacolo che si affermò in un periodo in cui c’era la necessità di cambiamento, in cui i mali della società venivano sdrammatizzati in produzioni artistiche che permettevano di ironizzare sulla realtà, di riderci sopra e distaccarsi un po’ da essa. Un periodo non molto diverso da quello che stiamo attraversando, in cui emerge il bisogno di evadere, di scherzare e divertirsi in modo intelligente, criticando la situazione attuale attraverso una sana satira.
Raffaele Viviani è stato un grande interprete di questa forma artistica. Le sue origini umili e una strategia imprenditoriale più modesta lo hanno reso meno noto rispetto a un Eduardo De Filippo, esponente massimo del teatro borghese, ma il suo talento negli anni è stato riscoperto e apprezzato. Viviani ha riprodotto in forma teatral-musicale la vita quotidiana della Napoli dei primi anni del secolo scorso. La Napoli del popolo, dei vicoli, dei venditori ambulanti e delle famiglie semplici.
Scaparro immagina Raffaele e la sua Compagnia a bordo del piroscafo Duilio diretto a Buenos Aires (viaggio realmente compiuto dall’artista nel 1929) per la sua tournée in Sud America. Le prove dello spettacolo in mezzo al mare vengono dedicate agli emigranti italiani che si trovano sulla nave diretta verso un mondo, dove, forse, troveranno un po’ di fortuna.