8 marzo: dedicato alle donne italiane che hanno calcato la scena rendendo nobile l’arte del recitare.
Abbiamo scelto otto attrici di teatro italiane per ringraziare loro e il paese che, a differenza di tanti altri, ha permesso alle donne sin dal 1500 di esibirsi in teatro alla pari degli uomini. E iniziamo proprio da una delle prime comiche (ossia attrici di mestiere) passate alla storia…
Isabella Andreini
(Padova, 1562-1604)
Prima donna della Compagnia dei Comici Gelosi, gruppo di attori attivo nella seconda metà del Cinquecento nei teatri e alle corti di tutta Italia. In un’epoca in cui ovunque alle donne non era permesso di esporsi pubblicamente, le attrici italiane giravano il mondo dando prova della loro bravura. Isabella fu tra le prime a recitare e scrivere per il teatro, mentre in altri paesi era severamente proibito e considerato scandaloso. Si deve anche a lei se oggi le donne italiane sono tanto amate all’estero! Il suo pezzo forte “Pazzia di Isabella” fu richiesto per le nozze di Ferdinando I de’ Medici con Cristina di Lorena nel 1589. Isabella fu attrice, scrittrice e poetessa, inoltre affiancò il marito Francesco Andreini nella gestione della Compagnia e delle tournée.
Eleonora Duse
(Vigevano, 1858-1924)
Chiamata la “Divina”, pare non fosse mai esistita attrice migliore di lei. Passata ai posteri come un mito, è forse la prima “diva” nell’accezione che usiamo oggi per descrivere le attrici di cinema. Una vita intera in viaggio, come una nomade: sin da piccola in Compagnia con i genitori, morirà in una camera d’albergo durante una tournée in America. Interprete dei più grandi autori a lei contemporanei quali Arrigo Boito, Marco Praga, Henrik Ibsen e Gabriele D’Annunzio, di cui fu appassionata amante. Attrice sensibile al sentimento decadentista e realista che si affacciava nell’arte all’inizio del secolo XX. Ricordiamo la targa posta sopra il Primo Camerino nel retropalco del Teatro della Pergola che fu costruito appositamente per lei nel 1906, ospitata a recitare il Rosmersholm di Ibsen con l’allestimento scenico di Edward Gordon Craig.
Rossella Falk
(Roma, 1926)
Attrice di un certo spessore attiva ancora oggi, Rossella ha fatto parte delle Compagnie più prestigiose del Novecento (la Morelli-Stoppa e la Compagnia dei Giovani del Piccolo Teatro di Milano, per fare due esempi) ed è stata diretta da registi indimenticabili quali Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Orazio Costa, Giuseppe Patroni Griffi. Ha interpretato ruoli magnifici di donne cupe, forti e tormentate, uscite dalla penna di Tennessee Williams, Cocteau, Ibsen e Cechov, anche se il suo grande amore rimane Luigi Pirandello. Dedita al teatro è stata accanto a Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale in 8 e ½ di Federico Fellini e ha partecipato al film hollywoodiano Quando muore una stella di Robert Aldrich. Quando c’è lei in scena è difficile guardare gli altri attori.
Anna Maria Guarnieri
(Milano, 1933)
Giovanissima dimostra un bel caratterino peperino facendosi espellere dalla scuola del Piccolo Teatro di Milano per indisciplina. Già a 19 anni entra nella Compagnia dei Giovani del Piccolo interpretando con la stessa dimestichezza ruoli tragici e leggeri. Attrice di Luca Ronconi, recita Goldoni, Shakespeare, Cechov, Strindberg, Pirandello, e la sua versatilità la spinge ad intraprendere anche una fiera carriera nel doppiaggio. È sua la voce di Olivia Hussey nel ruolo di Maria in Gesù di Nazareth e in quello di Giulietta in Romeo e Giulietta, entrambi diretti da Franco Zeffirelli con cui Anna Maria ha spesso lavorato. La sua ultima interpretazione ha lasciato il pubblico a bocca aperta: nel ruolo di Eleonora Duse diretta da Maurizio Scaparro non si sapeva più chi fosse la vera diva da omaggiare.
Giulia Lazzarini
(Milano, 1934)
Formatasi al Centro Sperimentale di Cinematografia ha dedicato tutta la vita al teatro lavorando con diverse Compagnie fino al felicissimo incontro con il regista Giorgio Strehler. Da quel momento in poi è divenuta prima attrice di gran parte delle produzioni del Piccolo Teatro di Milano dimostrandosi all’altezza del compito. Memorabile la sua interpretazione di Ariel ne La Tempesta di Shakespeare come anche quella di Winnie in Giorni felici di Beckett. Quest’ultimo spettacolo è stato ripreso dall’attrice qualche anno fa mantenendo intatta la regia che un tempo aveva ideato Strehler. Oltre alle opere teatrali quali Arlecchino servo di due padroni di Goldoni, Il giardino dei ciliegi di Cechov e L’opera da tre soldi di Brecht, la Lazzarini partecipa a numerosissimi sceneggiati televisivi. La capacità di alternare personaggi della scena classica a figure di testi contemporanei deriva da una forte sensibilità che le permette di creare un rapporto esclusivo e profondo con il ruolo che deve interpretare.
Isa Danieli
(Napoli, 1937)
Come tradizione vuole a Napoli Isa è “figlia d’arte”, discendente di una lunga dinastia di teatranti. Gli esordi con Eduardo De Filippo l’hanno portata a diventare una delle migliori attrici esistenti: tra le sue interpretazioni è diventata indimenticabile la prima edizione de La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone. La lunga carriera cinematografica con registi di un certo spessore non l’hanno distolta dal privilegiare lo spettacolo dal vivo. Ed infatti si è resa attrice prediletta dei tre autori rappresentanti di quella “Nuova drammaturgia napoletana” tanto discussa e seguita negli anni Ottanta. Interpreta egregiamente e con un impatto emozionale davvero ineguagliabile Luparella di Enzo Moscato, Ferdinando di Annibale Ruccello e Regina Madre di Manlio Santanelli, personaggi alquanto crudi a cui non manca una certa sfumatura tragicomica che l’attrice riesce a rendere perfettamente in scena.
Mariangela Melato
(Milano, 1941)
Mariangela è accattivante. In scena riesce a travolgere più che a coinvolgere. Al momento è considerata una delle migliori attrici italiane, beniamina del teatro, del cinema e della televisione. Ha letteralmente fatto impazzire i suoi fan nelle diverse interpretazioni dei film di Lina Wertmuller accanto a Giancarlo Giannini. Tra i primi successi teatrali l’Orlando Furioso per la regia di Luca Ronconi e la commedia musicale Alleluia brava gente di Garinei e Giovannini. Non mancano notevoli prove d’attrice nei ruoli mitologici di eroine maledette (Medea, Fedra) o nelle vesti stravaganti di personaggi comici (La bisbetica domata di Shakespeare). Qualche anno fa la Melato ha deciso di andare in scena da sola per la prima volta. Come in una confessione si è messa a nudo nello spettacolo Sola me ne vo, il confronto con sé stessa l’ha portata a riflettere sul suo mestiere e sulla sua carriera, oltre a recitare monologhi intensi o divertenti, per l’occasione ha anche cantato e ballato.
Maddalena Crippa
(Besana Brianza – MI, 1957)
Intensa, emozionante, bella. Maddalena ha una bellissima presenza scenica, avvalorata da una voce melodiosa e incisiva. Inizia una splendida carriera con Giorgio Strehler che ben presto la conduce sulla scena internazionale alternando a ruoli da popolana personaggi aristocratici o donne di malaffare. Dopo Strehler è diretta da Luca Ronconi e da Massimo Castri. Poi incontra Peter Stein, attore e regista tedesco con cui si lega professionalmente e sentimentalmente. Mai connubio è stato più giusto. I due riescono a proporre opere di altissimo livello artistico, non ultimo un fantastico I demoni di Dostoevskij presentato al Napoli Teatro Festival Italia nel 2009. Dodici ore in scena da indiscussa protagonista e non solo per il ruolo interpretato. Pensare che alcuni spettacoli risultano pesanti già dopo la prima ora.