Con lo spettacolo “Titanic” l’affondamento del transatlantico britannico nel 1912 giunge a teatro, sabato 12 novembre 2011.
di Mariagiovanna Grifi
Quanti di voi rimangono ancora interdetti nell’ascoltare come sono andati i fatti durante uno dei più grandi disastri del Novecento? E quanti hanno sentito un brivido dentro nel guardare le immagini devastanti del film del 1997 di James Cameron?
Stavolta al Teatro Everest sarà possibile rivivere la storia del Titanic in una versione ancora diversa: lo spettacolo teatrale andrà in scena sabato 12 novembre 2011.
Il Titanic rappresentava il progresso, era l’emblema della potenza dell’uomo e delle sue creazioni tecnologiche. In un attimo, dopo lo scontro con un iceberg, è colato a picco. L’affondamento di questa nave è metafora di una società fiduciosa nella sua evoluzione e che non si accorge della crisi che la divora fin quando non crolla di fronte al primo piccolo fallimento.
La Compagnia Astorritintorelli presenta uno spettacolo che accosta la tragedia del Titanic ai versi del poema “Saison en Enfer” (Una stagione all’inferno) del 1873 di Arthur Rimbaud, un’opera che parla di naufragio, di fallimento, di civiltà in declino. Per costruire la messinscena la compagnia si avvale anche del contributo del tedesco Hans Magnus Enzenberger che scrisse “La fine del Titanic” nel 1978. Lo spettacolo è vincitore del Premio In Box 2011 sostenuto dalla Regione Toscana per dare spazio alle giovani compagnie toscane.