I giochi di una volta: un tuffo nella Firenze del passato

Giochi di una volta, quelli di quando non c’erano smartphone e videogames. Vi raccontiamo la storia di tre giochi popolari, per fare un tuffo nella Firenze del passato e risvegliare un po’ la nostalgia del tempo in cui giocare voleva dire innanzitutto stare insieme.

Chi lo sa, questo breve vademecum potrebbe sempre tornarvi utile in futuro, perché se la storia è fatta di corsi e ricorsi qual è la miglior tradizione da recuperare se non quella di divertirsi alla vecchia maniera?

Ecco tre dei giochi di una volta con cui amavano passare il tempo i grandi e i piccini nella Firenze di almeno cinquant’anni fa.

L’ovo colorato 

Per fare questo gioco, parente stretto del più famoso gioco della Ruzzola, occorre davvero poco: un uovo sodo e una strada in discesa. Di solito, le uova vengono prima colorate, in modo da distinguere facilmente i vari partecipanti, e poi vengono fatte ruzzolare giù per la discesa.

Il vincitore della gara è colui che riesce a far ruzzolare il proprio uovo fino in fondo senza che il guscio si rompa. Considerando che questo gioco appartiene ad almeno un paio di generazioni fa, il bottino, cioè le uova sode di tutti i partecipanti, doveva apparire un premio piuttosto ricco. 

Occorrente: uova sode.
Dove giocare: una strada in discesa, magari quella che scende da San Miniato.

La lippa

Tra i giochi di una volta, quello della lippa risale all’incirca al 1600, ma non si gioca più da almeno una cinquantina di anni.

Il gioco consiste nel tracciare un cerchio sulla terra, che rappresenterà “la Casa”, fatto ciò si posiziona all’interno del cerchio un bastoncino di circa 15 cm dalle estremità appuntite (detto lippino) e poi con un altro bastone – la lippa, per l’appunto – si percuote il bastoncino più piccolo facendolo saltare in aria e si cerca di colpirlo al volo.

I tentativi che ogni giocatore ha a disposizione di solito vanno dai 3 ai 5, si può giocare uno contro uno o divisi in squadre. Vince chi, esauriti tutti i tentativi, spedisce il lippino il più lontano possibile dalla “Casa”.  

Occorrente: due bastoni di legno.
Dove giocare: un grande spazio all’aperto, il prato delle Cascine potrebbe fare al caso vostro. 

Campana 

Tra i giochi di una volta, quello della campana è senz’altro uno dei più famosi. Per giocare si traccia a terra con un gessetto un percorso di caselle rettangolari numerate da uno a dieci, affiancando solo alcune coppie di numeri.

Tutti i partecipanti lanciano un sasso cercando di centrare una casella, a questo punto si saltella con un solo piede (fatta eccezione per le caselle affiancante dove è permesso appoggiare entrambi i piedi) fino ad arrivare alla fine, saltando però la casella dove è finito il proprio sasso.

Una volta arrivati al termine si ripercorre il tracciato al contrario raccogliendo il proprio sasso. Chi raggiunge l’arrivo con il sasso in mano, e senza aver accumulato penalità, vince il gioco. 

Occorrente: un gessetto e qualche sasso. 
Dove giocare: una strada poco trafficata e asfaltata, il piazzale di fronte a Santa Croce, ad esempio!

Ma esaurire in poche parole il decalogo dei giochi di una volta è impossibile. Date un occhio anche al nostro articolo che parla delle competizioni fiorentine che hanno fatto storia, dal calcio storico in poi.

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