E’ la quinta chiesa più grande della cristianità europea, ha la più grande cupola in muratura mai costruita e può contenere fino a 3.000 persone. Santa Maria del Fiore nasconde molti segreti poco evidenti, ma quali sono?
Lo scultore strangolato dal Duomo di Firenze
Giuseppe Cassioli fu un pittore e scultore nato nella seconda metà dell’ottocento a Firenze. Nel 1885 espose all’Accademia delle Belle Arti di Siena iniziando ufficialmente il suo percorso artistico.
Poi lavorò nella basilica di Santa Croce, in quasi tutta la Toscana e addirittura, a Bogotà in Colombia e a Odessa in Ucraina. Ma torno anche nella terra natia: al Duomo di Firenze.
Questo artista premiato e affermato ha solo una macchia sulla sua carriera: la porta destra della facciata di Santa Maria del Fiore.
Le cronache ci raccontano di un’opera lunga, sofferta e criticata. Cassioli per poco non cadde in miseria. Tant’è che l’artista ritrasse la sua testa cinta alla gola da una serpe che lo soffocava.
L’angelo disubbidiente di Santa Maria del Fiore
Il Duomo di Firenze è stracolmo di decorazioni. Formelle e statue lo affollano. Tra le più numerose ci sono quelle degli angeli sulle cornici dei portoni laterali della facciata.
Molti sono ritratti in degne e pacifiche posizioni, ma uno di questi desta scalpore da secoli.
Nel portone a destra, ad altezza degli occhi, un essere celeste ci fa il gesto dell’ombrello. Le interpretazioni sono tante ma una delle più fantasiose viene dallo scrittore David Lewitt.
L’americano, autore di “Florence, a delicate case” sostiene che il gesto avrebbe un significato nascosto, cioè, sarebbe l’angelo dei sodomiti. Altri sostengono che invece l’essere divino sia “intrappolato” nell’oppressiva formella. Forse, più semplicemente, qualche apprendista di bottega avrà sbagliato nella prospettiva.
Lo gnomone del Duomo di Firenze
L’astronomia ha sempre avuto a che fare con l’architettura. Ma raramente era diventata così integrante all’interno di una costruzione come a Santa Maria del Fiore.
All’altezza dei 90 metri, sulla lanterna del Duomo di Firenze c’è un foro. Questo foro, detto “gnomone“, ha reso possibili molte scoperte, tra le quali due veramente importanti.
L’astronomo Toscanelli riuscì a stabilire il solstizio esatto, cioè il periodo dell’anno dove il sole è più alto. Così, dopo più di 60 anni, si riuscì a convincere papa Gregorio XII ad allineare le date solari con quella ufficiale, creando il famoso calendario gregoriano.
Mentre nel ‘700 c’era un dubbio che assillava gli astronomi: l’inclinazione dell’asse terrestre si modificava col tempo?
Leonardo Ximenes riuscì a dare una risposta. Confrontando i dati del 1510 con i suoi, e ripetendo l’esperimento per vari anni riuscì a calcolare l’oscillazione dell’asse terrestre identico a quello di oggi. Fu sempre lui a tracciare la linea meridiana in bronzo sul pavimento della Cappella, dove c’è anche il disco di Toscanelli.
E non dimentichiamoci nel sotterraneo di Santa Maria del Fiore, proprio sotto il Duomo di Firenze, della tomba di Filippo Brunelleschi.