Quando la musica parla al femminile. Le 8 donne del Rock

8 Marzo: il nostro omaggio al femminile si sofferma anche sul mondo della musica Rock internazionale.

Otto donne che hanno lasciato un segno profondo – spesso indelebile – nell’universo Rock, ma non solo: in epoche e con stili differenti. Ecco qua la lista:

 

ARETHA FRANKLIN

La regina del Soul, basterebbe questo. Lo stato del Michigan ha dichiarato la sua voce ”meraviglia naturale”. Un monumento, un’icona assoluta e trasversale: per il popolo black una sorta di divinità pagana. Per gli altri, semplicemente Aretha. Voce e talento da predestinata, fisicità e personalità straripanti. Se esiste un madrina delle emozioni in libertà – partorite dalle radici del rock – questa è Miss Franklin. Idolo vivente.

 

PATTI SMITH

Il titolo è anche un po’ un omaggio all’unica Sacerdotessa del Rock, Patti Smith. La poesia che sovrasta e diventa tutt’uno con la musica: da Chicago e il suo blues ad ogni angolo, esplosa direttamente nella New York proto-punk e uncool dei favolosi anni ’70. Per rimanere presente sempre, sfidando tutto e tutti. Androgina, intelligente, discussa, amatissima, straziante e invidiata. Una rivoluzionaria, nel vero senso della parola. Come nessuno.

 

ALANIS MORISSETTE

Dal Canada con furore. Almeno così si è presentata, all’improvviso, nel bel mezzo degli anni ’90 che parlavano assolutamente al maschile fra Seattle grunge, punk californiano e brit-pop. Spunta Alanis dal nulla e regala uno degli album-debutto più ascoltati, venduti e ricordati di sempre. Grande voce, grande presenza, carica e coraggio da vendere. Una venatura selvaggia, scientificamente rock e lungimirante. Icona di un decennio. 

 

SIOUXSIE SIOUX  (SIOUXSIE AND THE BANSHEES)

Susan Ballion: così la conosce quasi nessuno. Ma come Siouxsie la conoscono tutti quelli che hanno ascoltato, almeno una volta, l’idolatrato filone dark e post-punk a cavallo fra ’70s e ’80s. Un’icona, un’eroina british. Uscita da un’infanzia disagiata nelle periferie di Londra, per influenzare mezzo mondo del rock: a colpi di voce potente, timbro inconfondibile e stile unico e imitatissimo (dalla moda al cinema) negli anni a seguire. Voce e look DOCG. 

 

EDITH PIAF

Chiaro: sicuramente non rock, ma simulacro artistico-musicale del ‘900. Anima della Francia: voce di una Nazione, elevata a mito. Estetica, biografia e voce di altro tempo e luogo: interprete, ancor prima che superba cantante. Forse nessuno come madàme Piaf ha incarnato il binomio sogni/incubi post-guerra; precorrendo, in molti casi, i Tempi Moderni: una carriera sconfinata e venerata, d’ispirazione per tanti. Una vita tumultuosa ed esaltante. Storia (e voce) dal fascino intramontabile.

 

JANIS JOPLIN

Capostipite femminile del concetto moderno di rockstar. La prima e più autentica femminista nella storia del rock. Quello suonato e impegnato, negli anni del sogno a stelle e strisce: nella seconda metà dei ’60. Con un occhio all’arte e l’altro alla libertà, all’emancipazione e all’impegno civile. In tutto ciò, un piccolo particolare: probabilmente la voce più sexy, profonda e vissuta della Storia. Un unicum imitato, dal finale tragico. Perla leggendaria.

 

DEBBIE HARRY  (BLONDIE)

Bellissima, sensualissima, ricercatissima.  La Marilyn Monroe del punk (in discoteca). Un’artista che ha spaziato sui generi – dal punk ’77 al synth-pop, fino al reggae e alla dance – rielaborandoli in chiave personale. Regina di moda e interpretazione. Telegenica e immortalata fino all’ossessione (Warhol ne sa qualcosa), ha fatto ballare milioni di donne e uomini. La faccia glam della Grande Mela anni ’80, con radici nel punk. Malizia e talento allo stato puro. Una certa Madonna ha poi preso appunti.

 

AMY WINEHOUSE

Certo, la prematura e violenta scomparsa ha influito. Inutile negarlo. Musicalmente non ai livelli dei nomi sopra, ma pur sempre un’artista vera che come nessuno ha segnato gli stralunati anni-zero. Mischiando la parte black del rock: soul, jazz e R&B. Ha rappresentato un esempio di vitalità artistica fuori dall’ordinario in anni aridi. Raccontando, con voce inimitabile, di sesso, vizi e delusioni. Senza curarsi del resto. Creando un look eccessivo ma pop. Punto di riferimento a seguire.

Nomi fuori dalla lista ma assolutamente da citare: Joan Baez; Joni Mitchell; Grace Slick (nella foto con Janis Joplin); Pj Harvey; Joan Jett; Courtney Love; Kate Bush; Billie Holiday.