Torna la Finocchiona cup, il torneo di calcetto gay friendly. La nostra intervista

Alla faccia di chi pensa che il mondo del pallone sia roba da etero. Torna per la terza edizione la coppa più ironica che ci sia: la Finocchiona cup 2013 premierà la squadra di calcetto gay e gay friendly più forte.

Non essere malizioso. Il premio è proprio quello: una bella finocchiona, intesa come salume toscano. La terza edizione della Finocchiona Cup, torneo di calcetto gay nato nel 2011 per combattere (anche con ironia) i pregiudizi su omosessualità e sport, lascia quest’anno Firenze per trasferirsi sulla costa, a Torre del Lago il 20 e 21 luglio.

Tutto è iniziato nel 2008 nella nostra città, con il Revolution Soccer Team, un gruppo di amici accomunato “dalla passione per il calcetto, dalla voglia di fare i bischeri e stare insieme”, dicono.

Revolution Soccer Team Firenze, calcetto gay

Hanno partecipato a tornei, hanno sfidato squadre gay, ma anche etero, per sconfiggere sul campo i pregiudizi. Alcune volte ci sono state sonore sconfitte (un 16 a 1, per colpa dei postumi di una serata in discoteca), altre volte sono arrivati ospiti inattesi, come il ct della nazionale Cesare Prandelli.

Ho chiesto a Paolo Nieri, uno dei giocatori storici del team, di raccontarci lo spirito di questa squadra.

Che aria si respira durante le vostre partite?

Quella tipica del calcetto, con battute, scherzi e momenti d’ira per un goal sbagliato

E nello spogliatoio che combinate?

Nulla di tutto ciò che verrebbe da pensare. La vita di squadra mitiga la possibilità che nasca altro. Poi la differenza con uno spogliatoio diciamo “non gay” è minima: ci sono gli scherzi da spogliatoi e i soprannomi.

Perché chiamare un torneo Finocchiona Cup?

Più che altro volevamo fare ironia sul linguaggio legato ai gay. Si pensa che l’omofobia stia nelle parole, quando invece secondo me è nei comportamenti più violenti o evasivi. Più che odio c’è la difficoltà ad approcciarsi con chi non si conosce.

guida gay di firenze movida gay toscana

Anche sul campetto ci diamo e diamo agli avversari del “buho”. Immagino che questo metta in difficoltà gli avversari eterosessuali, che non sanno come approcciarsi a noi. Per fortuna succede anche che qualcuno con un mezzo sorriso ci risponda “Ti garberebbe è!”.  Però a fine partita è davvero difficile coinvolgerli per una pizza insieme.

Quali sono gli effetti?

Sicuramente mette in discussione degli stereotipi sul calcio e sul mondo gay. Anni fa il Caso Vialli ha mostrato che se un calciatore si fosse dichiarato omosessuale, tutti lo avrebbero considerato debole e incapace di competere.

Per fortuna ora la situazione è diversa. Manca però all’appello il coming out di qualche calciatore gay italiano. Anche perché, considerando che omosessuali e bisessuali sono il 10/20% della popolazione, è statisticamente sicuro che qualcuno tra i calciatori più celebri sia gay e che sia nato qualche amore sul campo.

Com’è stato l’incontro con Prandelli?

Incredibile. Non pensavamo che avrebbe accettato l’invito al nostro torneo dell’anno scorso. L’emozione è stata grande, soprattutto quando ci ha fatto i complimenti per l’atmosfera che si respirava. I suoi commenti ci hanno dato forza perché senza grandi discorsi ha colto l’anima della squadra, che è l’amicizia che ci lega.

Finocchiona Cup 2013, Revolution Soccer Team con Prandelli

Come sarà la Finocchiona Cup 2013?

In palio quest’anno ci sarà anche una coppa vera oltre all’ormai tradizionale finocchiona che però cambia formato: saranno più piccole ma più numerose per premiare il più bravo, il più bello, il miglior portiere e via di dicendo.

Se invece volete semplicemente giocare qualche amichevole con noi, organizziamo le partite a Firenze affittando campetti. Non serve essere bravi per far parte del team di calcetto gay Revolution Soccer Team. Anche se dopo tante sconfitte ci piacerebbe vincerlo un torneo.

E se proprio vi pesa il sedere, venite almeno a fare il tifo per noi.

Photo Credits: Niccolò Dainelli.