Ogni pranzo del 25 Dicembre che si rispetti ha i suoi piatti della tradizione. Noi vi spieghiamo come ricreare un pranzo di Natale perfetto con delle ricette toscane.
Mettiamo che siate all’estero e non possiate rientrare a casa per Natale o che dobbiate inaugurare casa nuova . Per la prima volta sarà la nonna a venire a pranzo da voi o che la mamma abbia deciso di prendersi vacanze dalla cucina. Che fare?
Questo post fa per voi perché vi spiega facilmente come riprodurre il tipico pranzo fiorentino e di quali ingredienti non potete proprio fare a meno.
Ricetta dei crostini con i fegatini
L’antipasto toscano per eccellenza è a base dei fegatini di pollo, accuratamente puliti, che vengono saltati in padella con olio, cipolla e poco sedano e carote.
Si sfuma tutto con vino bianco e dopo averli tagliati rigorosamente in punta di coltello -dimenticatevi il mixer!- si rimettono in padella con sale, pepe, filetti di acciuga e i capperi tritati.
Fate cuocere per 15 minuti circa, eventualmente bagnando con del brodo di pollo. L’ideale per realizzare il crostino è usare il pane raffermo abbrustolito in forno. La tradizione dice di bagnarne una parte nel fondo di cottura e spalmare sull’altra il gustoso condimento ancora caldo.
Tantissime sono le varianti: da provare la sostituzione del vino bianco con il Vin Santo e l’aggiunta tra gli odori della salvia fresca.
Ricetta dei cappelletti in brodo
Cominciamo dalla preparazione più lunga, meglio se fatta il giorno prima: il brodo, che secondo le ricette toscane è sicuramente di cappone – sì, proprio quelli che portava Renzo all’Azzeccagarbugli nei Promessi Sposi-.
La preparazione è lunga ma semplice: grande pentola riempita di acqua fredda, il cappone pulito e una cipolla, una carota e del sedano lavati. Si porta a bollore e si fa cuocere per circa due ore.
Una volta raffreddato con la schiumarola o un colino bisogna eliminare il grasso dal brodo e questo dovrà solo essere riscaldato per il pranzo. La carne di cappone potrà essere quindi usata come ripieno dei cappelletti, dopo essere stata frullata e condita con uovo, sale, parmigiano, noce moscata, prezzemolo tritato e un po’ di pancetta affumicata.
Base per la preparazione della pasta all’uovo: 1uovo ogni 100 gr di farina, per 50 cappelletti che sono 4 porzioni occorrono 300 gr di farina. Su una superficie create la fontana di farina, rompete le uova e impastate. Mettete a riposare l’impasto per mezz’ora, avvolto in un canovaccio pulito.
A questo punto davanti a voi la difficoltà tenderà ad aumentare perché avrete bisogno di un grande mattarello e un’ottima resistenza fisica o una macchinetta per tirare la sfoglia con simpatica manovella o motorino ultra tech.
E con pazienza certosina si pone la farcia sulla sfoglia, si richiude avendo cura di passare con un pennello un po’ di acqua sui bordi e poi si va di taglia-pasta o rondelle o casalingo bicchiere per tagliargli a semicerchio.
Ricetta dell’arista alla fiorentina, altrimenti conosciuta come la lombata di maiale
Per preparare l’arista alla fiorentina il forno è il vostro alleato. Preriscaldatelo a 200° e nel frattempo preparate un fine trito di rosmarino, salvia,aglio, sale e pepe. Con un coltello ben affilato separate il controfiletto dall’osso del maiale e cospargetelo con il condimento, massaggiando la carne perché venga assorbito.
Legate tutto con spago da cucina e mettete a cuocere in una teglia con abbondante olio per circa un’ora. Nella stessa teglia potrete aggiungere anche le patate sbucciate, lavate e tagliate a pezzettoni e salate. Quando l’arista sarà croccante da tutti i lati, aggiungere il vino bianco e farlo evaporare ma non completamente perché il sugo è gustosissimo.
Fatta raffreddare l’arista, disossatela e tagliatela a fette. A tavola la servirete con il fondo di cottura e le patate ancora tiepide. Non dimenticate di comprare un’insalata bella fresca che avrà il compito di alleggerire il pranzo e dare facilmente freschezza a fine pasto.
Dolci natalizi toscani
Natale non sarebbe Natale senza i suoi dolci. Sulle tavole fiorentine troneggiano ricciarelli a base di mandorle e zucchero, l’antichissimo panforte con tanta frutta secca e i cantuccini da intingere nel Vin Santo, tra i più noti dolci delle ricette toscane.
Ne esistono di ognuno mille varianti e tipologie, rielaborando la ricetta tradizionale ai gusti più moderni con l’aggiunta per esempio del cioccolato in polvere o a pezzetti. Forse per il vostro primo pranzo avrete già fatto tanto da solo e per i dolci è bene fare appello ai doni degli ospiti o al vostro forno di fiducia.
La redazione declina ogni responsabilità sulla buona riuscita del pranzo e invita caldamente i lettori a fare uso dei moderni dispositivi di comunicazione per mettersi in contatto con il soggetto in famiglia depositario dei segreti culinari per la buona riuscita delle ricette toscane.