Disconnect Music, l’underground fiorentino. Intervista a Matteo Braccialini

Disco_nnect Music è uno dei fenomeni underground fiorentini. L’associazione di Matteo Braccialini ha portato negli anni a Firenze artisti da tutto il mondo, dagli Happy Mondays a Cassius e Black Strobe.

Una delle (pochissime) realtà underground fiorentine con anima e orecchio di respiro internazionale. Parliamo di Disco_nnect Music, associazione creata nel 2008 e che in pochi anni è riuscita a far esibire a Firenze artisti di livello mondiale della scena alternative e Dj cult nel panorama del clubbing.

Abbiamo intercettato il suo fondatore e ideatore, Matteo Braccialini, e ci abbiamo scambiato qualche battuta: tra musica, ironia, eventi, luoghi di Firenze e qualche amara riflessione sullo stato di salute della scena underground fiorentina.

Come è nato il progetto Disco_nnect? E a cosa si ispira?

“Beh, nasce da un’esigenza di un gruppo di persone non allineate a quella che era la scena dominante nell’ormai lontano 2008: la brutta, sia come termine che come suono, tek house (con la k, sì) o minimale. La nostra ispirazione – neanche tanto velata – si rifà alla prima scena underground di NY; la nostra Bibbia è No New York, la celebre raccolta di Brian Eno.

Cogliendo le varie sfaccettature della stessa, la nostra etichetta invece è la ZE! che è riuscita ad evolvere il concetto di Eno, sviluppando vari sotto-generi che poi hanno creato anche varie sotto culture: da quella hip hop a quella mutant disco, da quella post-punk a quella no wave.”

disco_nnect logo
Logo Disco_nnect

 

Perchè proprio questo nome?

Disco_nnect, a parte l’ovvio gioco di parole, nasce da un senso di “non appartenenza”: una sorta di disconnessione da quello che il music business imponeva di fare. Una scelta ontologica, prima che artistica: dissociato, disunito e separato sono dei buoni sinonimi per disconnesso. E anche questo è un collegamento a No NY: anche nel loro caso, appunto, non connessi.”

Hai portato a Firenze nomi di livello internazionale negli ultimi anni: cosa manca per il salto di qualità nella scena fiorentina?

“In primis, la scena fiorentina manca di club veri dove poter far musica live, eccetto qualche piccola realtà. I club con palchi e sound system accettabili si trovano in zone difficilmente raggiungibili e mal collegate col resto della città. Inoltre, i club del centro storico hanno impianti audio in cui avresti bisogno di un amplifon per sentire qualcosa. Senza contare che spesso sono gestiti da persone che vedono in tutto questo solo un modo per arricchirsi, e a cui della musica non importa un bel niente.

E, a mio malincuore, devo ammettere che purtroppo Firenze deficita di un’apertura alle nuove tendenze musicali. A volte le persone vengono intrappolate in una ragnatela  di public relation, senza riuscire a sviluppare una coscienza critica musicale. E qui vorrei fare un appello ad ascoltare più musica possibile. Di tutti i generi. E possibilmente giudicare una serata – o un evento – per la musica proposta.

Insomma, gli amici e le fighe (passatemi il termine) s’incontrano al bar o all’aperitivo; dove magari ci si può parlare senza emettere grugniti in stile homo di Neanderthal. Perchè sì: la musica dà noia alle conversazioni intime, ma può aprire nuovi orizzonti culturali.”

disco_nnect grandmaster flash
Grandmaster Flash

I luoghi di Firenze a cui sei più legato?

“Ormai frequento poco Firenze. O meglio, meno di qualche anno fa. Comunque ero affezionato ad EX3, dove abbiamo fatto alcune rassegne multimediali. Mentre per un drink o ritrovarsi con gli amici, direi il Bar Argentina ed il Soul Kitchen: a cui sono legato da tempo in quanto amici di vecchia data.”

Il Dj, o la band, che non ti annoieresti mai di ascoltare? E i migliori artisti portati a Firenze?

“Di solito, mi annoio abbastanza facilmente. Se devo dire dei nomi, ascolto molto spesso John Carpenter, i Was Not Was, Arthur Russel, gli EFG e i !!! (sì, si chiamano proprio così). I migliori artisti esibitisi qui in città, per il mio gusto personale, Afrika Bambaataa e Lydia Lunch. Proprio per l’appartenenta alla scena di NY questi sono i nomi che mi hanno dato più soddisfazioni, riuscendo a farli esibire a Firenze.

disco_nnect royksopp
Royksopp

Inoltre, ricordo con piacere altri big come: Todd Terje, Hercules & Love Affair, Bez dei gloriosi Happy Mondays, Shit Disco, Jimmy Edgar, Joakim, Kavinsky, Cassius, Black Strobe, These New Puritans. E fuori Firenze, Royksopp, Grandmaster Flash, Lcd Sound System e altri. Ne sto sicuramente scordando diversi…”

Eventi in programma a Firenze (e fuori) in futuro?

“Il prossimo evento a Firenze sarà già venerdì 15 Febbraio con Baby G. Ed i primi di Marzo andiamo in trasferta: abbiamo in ponte un grande evento col dj norvegese Prins Thomas, stavolta a Milano.”