Dalle Cascine a Signa, il West di Firenze a piedi

Escursioni a piedi di primavera. 3 ore dalle Cascine fino a Signa, accompagnati dall’Arno, con sosta in quello che fu il Comune di Brozzi.

Le Cascine sono uno dei migliori punti di partenza per le escursioni a piedi alla scoperta dell’hinterland fiorentino. Per questa escursione bisogna partire leggeri, soprattutto da pregiudizi, la zona che andiamo a scoprire mostra senza pudori un territorio ferito da autostrada, aeroporto e industrializzazione, ma che conserva una sua geografia umana, naturalistica e urbana di grande interesse.

Si parte dalla fermata Cascine della tramvia. Per riscaldarvi fate un bel giro verso il Parco della Musica. Da diverse angolazioni si può ammirare un controverso ma spettacolare esempio di architettura moderna. Si attraversano le Cascine in direzione Ponte all’Indiano.

Parco delle Cascine Firenze, ph. Andrea Fanelli

Verso Le Piagge

Arrivati al Ponte all’Indiano, va superato un altro pregiudizio. La bruttezza di questa opera. Provate a guardarlo da una diversa angolazione: andateci sotto. Una leggera deviazione vi permetterà di attraversare la passerella pedonale che corre sotto, come in bilico sull’Arno.

Una prospettiva curiosa per far pace con questa ala d’acciaio colorato e per vedere uno dei punti più belli della riva dell’Arno. Una campagna in riva al fiume sfregiata da diverse costruzioni, ma pur sempre un luogo straordinario.

La nostra non vuole essere una escursione naturalistica in senso stretto bensì un percorso storico, nella guerra secolare tra sviluppo e mondo rurale, perché andando verso le Piagge, quello che vedete è il mondo rurale ad ovest di Firenze.

Arno Le Piagge

Binari, aerei sulla vostra testa, fanno da moderno accompagnamento alle rive dell’Arno. Arrivati in via del Pesciolino, poco prima della stazione delle Piagge, salutiamo lo sterrato e il fiume: si va alle Piagge, con una prima sosta ai numerosi bar che gravitano intorno a via Pistoiese.

Alla scoperta di Brozzi

Lasciamo la trafficata via Pistoiese e infiliamoci verso Brozzi, comune fino al 1928, che insieme a Quaracchi costituiva un nucleo di case medievali, piccoli borghi, di cui oggi è difficile trovare traccia.

L’antico stemma comunale raffigurava una palude, che si riferiva all’Osmannoro. Con un po’ di fantasia potete immaginare la bellezza di questi luoghi prima di diventare il tubo di scappamento del boom economico fiorentino.

Sulla via di Brozzi si affaccia il Torrione, struttura difensiva medievale del XIII secolo che faceva parte del palazzo Orsini Baroni. Da vedere l’oratorio della Madonna del Pozzo, contenente un’immagine che proviene da un tabernacolo ritenuto miracoloso. Bella anche la Chiesa di San Martino a Brozzi.

San Donnino e la Piana

Si ritorna dunque verso l’Arno, dirigendoci verso via della Nave di Brozzi che, superando l’abitato delle Piagge, ci porta verso San Donnino, ripercorrendo lo sterrato che corre lungo il fiume.

Superata la stazione di San Donnino, il fiume diventa sempre più bello, la presenza dell’uomo sempre più minacciosa, la piana si stende alla nostra destra con i suoi panorami.

Un caotico meticciato di cemento e campagna che è bello da fare a piedi. 3 km stretti tra binario e fiume, incontrando case di campagna, edifici industriali, panorami che resistono in attesa del Parco della Piana.

Benvenuti a Signa

Svoltando leggermente verso la ferrovia, sempre più immersi nella campagna tutta pianeggiante, una chiara indicazione, Via Santelli, vi porta a superare l’intreccio di binari e arrivare alla periferia di Signa.

«Oh quanto fora meglio esser vicine quelle genti ch’io dico, e al Galluzzo e a Trespiano aver vostro confine, che averle dentro e sostener lo puzzo del villan d’Aguglion, di quel da Signa, che già per barattare ha l’occhio aguzzo!». Cosi ne parla Dante nel Paradiso.

Dalle Cascine a Signa il West di Firenze

Dopo tanto camminare si può andare a zonzo, raggiungere il Parco dei Renai, mangiare in uno dei tanti ottimi ristoranti del paese, visitare il bel centro storico e magari entrare al Museo della Paglia, un prezioso e particolare esempio di un artigianato che un tempo si snodava, con i suoi traffici e commerci, proprio sulla strada che abbiamo appena percorso.

Tra pievi, chiese e antiche case possiamo scoprire quello che un tempo era il porto fluviale di Firenze. La nostra escursione finisce alla stazione di Signa, per tornare comodamente in treno a Firenze.

Photo credit: immagine di copertina – Francesco Pasqualetti; Cascine – Andrea Fanelli; foto dell’Arno alle Piagge – Giovanni V.

Info

Pro loco Signa

Museo della Paglia