Terra Futura: le buone pratiche per l’ambiente dal 25 al 27 maggio

Dal 25 al 27 maggio alla Fortezza da Basso c’è TerraFutura la mostra-convegno per le buone pratiche di sostenibilità sociale, economica e ambientale.

Seminari, incontri, mostre, discussioni. Un carnet ricco, anzi ricchissimo di eventi che vogliono mettere a confronto le diverse idee di società, animato dai temi del lavoro e dell’ecologia quotidiana. Previsti oltre 100.000 visitatori, 600 aree espositive con 5.000 realtà rappresentate, 280 appuntamenti culturali con 1.000 relatori e più di 250 tra animazioni e laboratori.

Terra Futura, a ingresso libero, è un evento sostenibile grazie alle sue scelte e azioni responsabili. Difficile trovare a livello nazionale un evento così denso di persone, associazioni, enti, progetti che vogliono raccontare e condividere un modello di economia, di relazione, di democrazia, di comunità per il futuro.

L’edizione 2012 vuole ragionare sul senso nuovo del produrre, attraverso una riconversione ecologica e sociale dell’economia.

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Tutti gli appuntamenti culturali sono divisi all’interno della programmazione dell’evento nei cinque ambiti che hanno caratterizzato Terra Futura fin dalla prima edizione: Abitare Quotidiano sostenibile, Produrre Economie leggere e responsabili, Coltivare Il futuro del cibo, Agire Processi democratici di partecipazione e responsabilità e Governare Governi locali per azioni globali e democrazia attiva.

Non è un evento noioso, non è un evento per gli addetti ai lavori. Terra Futura si presenta come luogo dove avere e dare idee sull’etica e sull’ecologia, rispolverando il vecchio moto “pensare globalmente agire localmente”. Promossa da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente.

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Far conoscere questa nuova direzione, alla quale già in tanti hanno puntato la propria bussola, e a confermare le forti potenzialità di un mondo che sa produrre nuova economia e creare occupazione rimettendo al centro la persona, sono le buone pratiche di vita, di governo e di impresa in mostra alla Fortezza da Basso: prodotti, progetti e percorsi frutto di azioni e scelte di vita di singoli cittadini, enti locali e istituzioni, di associazioni e organizzazioni del non profit, infine di imprese eticamente orientate che nella sostenibilità hanno trovato anche una leva competitiva.

Protagonista anche il cibo biologico con il settore Bio Cibo e Cose, dove si parlerà di agricoltura biologica e biodinamica, slow food, filiera corta, alimentazione vegetariana, abiti e prodotti naturali per la casa e la persona. Una proposta per riflettere sulle scelte quotidiane di tutti per rispondere alle domande: Cosa mangio? Come mi vesto? Cosa uso? E soprattutto, perché?

In questo spazio ci saranno le associazioni di categoria, organismi di controllo, consorzi, cooperative, fattorie, aziende, negozi, aziende di ristorazioe e mense tutte bio. Numerosi gli artigiani del tessile e cosmesi naturali, dei prodotti ecologici per la persona e la casa.

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Come sempre anche la proposta di un programma culturale particolarmente ricco e di alta qualità per i temi trattati e gli ospiti: seminari e convegni, dibattiti con esperti e testimoni di livello internazionale; e ancora numerosi workshop e laboratori, per far comprendere ai visitatori di tutte le età come sia possibile costruire la sostenibilità a partire dal quotidiano di ciascuno.