Alessandro Baricco torna nelle librerie il 21 marzo con Tre volte all’alba.
Un sequel-non-sequel di Mr Gwyn, grande successo natalizio dello scrittore torinese.
“Sì, si intitola Tre volte all’alba. Un bel libro, breve.”
“L’avevano trovato tra le carte di un vecchio maestro di musica, un indiano che era morto qualche anno prima. A nessuno risultava che avesse mai scritto alcunché, ma spuntò fuori quella specie di racconto. Lo trovarono bello e lo pubblicarono, sarà un paio d’anni fa. Ma un migliaio di copie, anche meno. Una cosa da nulla.”
Così ci aveva detto Alessandro Baricco tra le pagine di Mr Gwyn, il suo romanzo sul ritrattista d’anime uscito lo scorso dicembre.
Ora il narratore più meticoloso d’Italia ci propone proprio quel libro, intitolato Tre volte all’alba, che nella vicenda di Mr Gwyn aveva avuto un ruolo determinante per l’economia della storia.
Però l’autore ci tiene a precisare che il suo nuovo lavoro non è un vero e proprio sequel, e può essere letto anche da chi Mr Gwyn non sa nemmeno chi sia.
Rumors su Tre volte all’alba
Baricco dice che nello scrivere Mr Gwyn gli era venuta voglia di dare vita a quel romanzo immaginario scritto dall’altrettanto immaginario Akash Narayan, nato a Birmingham e morto a 92 anni senza lasciare altre tracce se non quel libriccino. Una storia breve, ambientata nella hall di un albergo, dove una serie di personaggi si incrociano in età diverse e tempi sfasati.
Così, per dare giusto sfogo all’ispirazione, Baricco si è messo nei panni di Akash Narayan e l’ha scritto per davvero quel libriccino, ha bussato alla porta di Feltrinelli (la porta era già aperta) e quindi il 21 marzo i fan dello scrittore potranno liberarsi in anticipo dalla crisi di astinenza e farsi una bella dose di atmosfere impalpabili à la Baricco.
Nell’attesa, anche noi siamo qui che battiamo i denti senza sosta.
Anche perché le copie autografate sono già esaurite, e noi feticisti a queste cose ci teniamo parecchio.