In occasione dell’anniversario della sua nascita, vi raccontiamo un’antica leggenda che lega il grande imperatore alla Culla del Rinascimento.
Il 26 dicembre del 1194, ben 817 anni fa, nasceva lo Stupor Mundi: Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero.
Federico nacque a Jesi, in provincia di Ancona, e trascorse gran parte della sua vita nella sua amata Puglia… in che modo, vi chiederete, la sua figura si lega a Firenze?
Ebbene, la leggenda vuole che Michele Scoto, grande filosofo, astronomo e matematico che operò alla corte di Federico, fece una terribile profezia, disse infatti che l’imperatore sarebbe morto in un luogo che avrebbe avuto la parola “fiore” nel nome: “Morirai sub Flore”.

L’imperatore prese molto sul serio le parole di Scoto, e da allora cercò sempre di evitare qualsiasi contatto con la città di Firenze, in modo da ritardare il più possibile il momento della sua dipartita.
Un giorno, mentre era in viaggio nelle puglie, si sentì male (non è chiaro se per un’infezione o per avvelenamento), ed essendo lontano dal palazzo reale fu portato nel suo più vicino possedimento.
Una volta giunti Federico chiese ad un suo servitore dove si trovavano… ironia della sorte, quel paese era Fiorentino di Puglia.
Appena seppe il nome del luogo l’imperatore si rassegnò, e poco dopo si spense.
Anche Dante conosceva questa leggenda, ed infatti nel XX canto dell’Inferno (quarta bolgia – maghi ed indovini), Virgilio usa queste parole per descrivere l’autore della profezia:
Quell’altro che ne’ fianchi è così poco,
Michele Scotto fu, che veramente
de le magiche frode seppe ’l gioco