Itinerario sulle tracce di Galileo Galilei a Firenze

Nacque a Pisa ma compì i suoi primi studi a Firenze, città a cui fu indissolubilmente legato. Seguitemi in questo percorso dedicato allo scienziato filosofo, che più di ogni altro credette nella forza dell’esperienza e della ragione.

Per usare un blando eufemismo, potrei definire la mia ignoranza in ambito scientifico a dir poco abissale. Nonostante le reiterate minacce della mia Prof. di Scienze, ho sempre trovato astuti escamotage per tralasciare i principi della termodinamica, le leggi di Keplero, numeri, formule e compagnia cantante. 

Galileo Galilei però rappresenta un discorso sui generis. Una figura quasi epica, nonostante la ben nota abiura, uno studioso che si è fatto genitore della scienza moderna, sino a divenire la più concreta incarnazione dell’uomo rinascimentale. Un pensatore quindi, un filosofo modernissimo, legato profondamente Firenze, teatro di molti episodi significativi della sua vita.

La casa di Galileo Galilei

La trovate lungo via Costa San Giorgio, nota strada collinare fiorentina dell’Oltrarno. Secondo alcune fonti, Galileo acquistò la proprietà nel 1634 ma non abitò mai stabilmente qui, ad eccezione di qualche breve soggiorno. Sulla facciata posteriore dell’abitazione, è conservata una meridiana che il celebre astronomo costruì con le proprie mani.

galileo galilei casa

Palazzo Pitti

Fu nella reggia del Granducato che Galileo umiliò pubblicamente lo studioso fiorentino Ludovico delle Colombe, da sempre suo oppositore. In nome delle sensate esperienze e delle certe dimostrazioni, alla regale presenza del granduca, della granduchessa Cristina e del cardinale Maffeo Barberini e del suo rivale, Galileo dette una pubblica dimostrazione delle tesi sostenute nel suo Discorso intorno alle cose che stanno in su l’acqua, o che in quella si muovono (1612).

In piena opposizione alle tesi aristoteliche, Galileo provò come i corpi galleggiano o affondano nell’acqua a seconda del loro peso specifico e non della loro forma. Fu con questa dimostrazione empirica, che difese e dimostrò il celebre principio di Archimede.

Villa il Gioiello

Si trova lungo via di Pian dei Giullari, sulle splendide colline di Arcetri. Galileo vi abitò dal 1631 fino al giorno della morte, ed è proprio tra queste mura che, dopo l’abiura del 1633, venne confinato dal Sant’Uffizio. Nel 1642, ormai quasi completamente cieco, assistito dai giovani Vincenzo Viviani ed Evangelista Torricelli, Galileo Galilei si spense. 

Basilica di Santa Croce

I resti di Galileo si trovano nelle famose urne de’ forti di foscoliana memoria. Insieme a Machiavelli e Michelangelo, riposa qui lo scienziato che vide «sotto l’etereo padiglion rotarsi / più Mondi, e il Sole irradiarli immoto», ponendo le solide basi della fisica moderna.

Firenze continua a ricordarlo con il Museo Galileo in piazza dei Giudici, inaugurato dopo il restauro in occasione del 400º anniversario del suo scritto Sidereus Nuncius (1610), in cui riportò le prodigiose scoperte realizzate attraverso il moderno uso del cannocchiale. Il naturale prolungamento di colui che, più di ogni altro, alla cieca fede preferì sempre l’umano dubbio. 

Credits foto: Ritratto di Galileo Galilei di Justus Sustermans