Cose da salvare in caso di incendio, il primo romanzo di Haley Tanner

Chi non ha letto questo sorprendente romanzo di esordio, si affretti a farlo.
In tempi di crisi, l’incantevole storia di Vaclav e Lena può essere una vera e propria medicina per l’anima.

Se dovete alzarvi presto non iniziate a leggerlo a letto: rischiate di veder scivolare via il sonno pagina dopo pagina.
Se lo leggete in treno fate attenzione: è altamente probabile che vi dimentichiate di scendere alla stazione giusta.

Haley Tanner ha il potere di catturare il lettore e proiettarlo nella vita dei protagonisti.
Possono due bambini spiegare il segreto dell’amore e della dedizione che supera tempo e distanze?

Sì, se lui è il piccolo Vaclav, aspirante mago dedito a stilare elenchi e coltivare il sogno di esibirsi a Coney Island. Sì, se lei è Lena, la sua tormentata e fragile “incantevole assistente”. Sì, se sullo sfondo c’è la Brooklyn degli immigrati russi, fatta di storie difficili e di indimenticabili figure di donna, come la madre Rasia.

Se dovessimo scegliere un aggettivo, sarebbe “delicato”, in tutto e per tutto.
Nei dialoghi, forse non sempre realistici, ma per questo ancor più evocativi;  nelle descrizioni dei sentimenti, in particolare quelli di Vaclav, fermamente convinto che “è bello esserci sempre, anche se non è esattamente quel che vuole Lena”.
Delicato anche nei momenti anche più tragici, nel racconto della separazione e nel ritrovarsi di due adolescenti smarriti.

Niente cliché, un linguaggio semplice, che rifugge la fin troppo facile trappola dell’autocompiacimento, sovente in agguato nelle opere prime.
Alla traduzione italiana va il merito di aver sostituito il titolo originario Vaclav e Lena con uno ispirato ad uno dei momenti più teneri del romanzo.

Non troverete inutili sentimentalismi: quelli che Schnitzler, detestandoli, definiva “sentimento comperato sotto costo”, troverete semplicemente un bel romanzo.
Adattissimo per Natale, perfetto per tutte le volte che si sente il bisogno di riconciliarsi con questo vecchio, pazzo mondo.