La Tethys Gallery di Firenze ospita fino al 12 aprile 2012 la mostra fotografica Relitti di Davide Virdis.
Strutture in rovina, fatiscenti, luoghi abbandonati in cui il silenzio prende voce per raccontarci storie vissute o immaginate nate tra quelle mura. Non spazi architettonici, ma luoghi antropologici che esprimono una sospensione del tempo.
Davide Virdis ci guida all’interno di un mondo decadente in bilico tra sogno e realtà, in cui il tempo mantiene in vita tracce di storie evocandone l’essenza.
Gli scatti sono stati realizzati a partire dal 2004 all’interno di ex fabbriche o ex miniere che il fotografo ha incontrato in giro per l’Italia.
Sedici le foto esposte, tutte in grande formato e scattate con banco ottico, il cui utilizzo si percepisce dalla qualità tecnica delle immagini.
Davide Virdis è un fotografo e architetto nato in Sardegna e da tempo residente a Firenze. Il suo lavoro suggestivo, unito a un’indiscussa abilità tecnica, dà vita a fotografie capaci di comunicare oltre l’immagine.
Con Relitti riflette sul rapporto che si instaura tra gli uomini, le cose e lo spazio e spinge l’osservatore a riflettere su una delle problematiche del paesaggio contemporaneo: l’abbandono di porzioni di paesaggio considerate morte ma in realtà ancora vive, in quanto capaci di trasmettere emozioni.