Dopo il successo al Festival di Venezia, anche nella sale fiorentine arriva questa favola senza età. Pinocchio di Enzo D’Alò nei cinema di Firenze dal 21 febbraio 2013.
«C’era una volta…
– Un re! – Diranno subito i miei piccoli lettori.
– No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno -».
Correva l’anno 1881 quando il primo episodio delle avventure di Pinocchio venne pubblicato su «Il Giornale per bambini». Nell’Italia di fine secolo nasceva così la favola universale del burattino di legno, ancora oggi portatrice di profondi insegnamenti e grandi verità.
Il suo autore Carlo Lorenzini, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Collodi, non poteva certo immaginare che le disavventure della sua marionetta sarebbero divenute il libro più tradotto e venduto nella storia della letteratura italiana.
Nella prima stesura dell’autore toscano infatti la storia si concludeva con la morte del burattino, punito con l’impiccagione. Ma per nostra fortuna, questo non è mai avvenuto.
Pinocchio non è una semplice favola, bensì l’epopea di una crescita interiore, di quel delicato passaggio dall’infanzia verso il mondo adulto che il malcapitato burattino si trova a compiere.
Davanti a lui, una realtà insidiosa e caotica, rappresentata da Collodi alla maniera di Esopo, con animali antropomorfi che si fanno portatori di vizi e virtù. Il risultato è quello di una straordinaria galleria di personaggi, da Mangiafuoco al Gatto e la Volpe, passando per il grillo parlante e Lucignolo, ancora oggi impressi nell’immaginario collettivo.
Non è una caso quindi che Enzo D’Alò, noto al grande pubblico per “La gabbianella e il gatto” (1998), abbia scelto di realizzare un lungometraggio animato sul burattino più famoso del mondo. Una versione che sprizza gioia da ogni fotogramma, raccontando la favola di Collodi con meritata poesia.
Scritto insieme a Umberto Marino e disegnato dall’illustratore Lorenzo Mattotti, Pinocchio di Enzo D’Alò ripercorre il celebre romanzo di formazione nel rispetto dei dialoghi originali, a dimostrazione di come, anche a distanza di un secolo, questa favola abbia ancora molto da insegnarci.
A impreziosire il Pinocchio di Enzo D’Alò, le musiche originali del compianto Lucio Dalla, affiancate dal doppiaggio di Rocco Papaleo e Paolo Ruffini. Il tutto orchestrato dalla giocosa regia del cineasta napoletano, che in questo progetto -iniziato già nel 2000- investe tutta la sua vibrante energia, in un’animazione vivace e coloratissima, che piacerà a grandi e piccini.
Anche nei cinema di Firenze arriva così Pinocchio di Enzo D’Alò. A dimostrazione di come, se raccontate col cuore, certe favole non hanno davvero età.