Quello che (quasi) tutti pensano, ma nessuno osa chiedere. Perché il David di Michelangelo ha il pene così piccolo? Un motivo esiste e risale agli antichi greci.
Ne sono consapevole, con questo articolo mi attirerò l’ira di molti. Perdonatemi se faccio ironia su un simbolo dell’arte rinascimentale, ma – ammettetelo – almeno una volta nella vita avete sbirciato là dove batte il sole (in questa situazione è proprio il caso di dirlo) e vi siete trovati di fronte a un dilemma: “Sarà pure l’uomo più bello del mondo, ma non è messo poi così bene”.
La materia dello “studio”
Credo che gli attributi del David di Michelangelo siano universalmente conosciuti, grazie ai libri di storia dell’arte ma soprattutto – ahimè – ai souvenir trash che fanno bella mostra di sé in tutta Firenze: il grembiule con il cinci del David, la cartolina che mette in primo piano i piselli d’artista, i boxerini kitsch che riproducono le parti intime dell’eroe biblico. Senza dimenticarsi i vari David tarocchi o rivisitati da artisti, in giro per il mondo.
Gli studiosi
Basta trovarsi nelle vicinanze del capolavoro di Michelangelo (originale o una delle copie, poco cambia), per sorprendere i ragazzini che, tra sorrisetti e battutine, indicano le parti intime della povera statua.
Ma, a dire il vero, un motivo per cui il David “c’è l’ha piccolo”, come qualche studentello troppo zelante rileva con un risolino, esiste, nonostante i libri di Storia dell’arte glissino su queste facezie.
Spiegazione: perché il David “ce l’ha piccolo”
Il pene del David, come tutte le altre parti della scultura, sottostà a precise regole e proporzioni, quelle dell’arte classica, a cui Michelangelo faceva riferimento. Per gli antichi greci le dimensioni contavano, eccome, ma in modo diverso rispetto a oggi: il fine ultimo era la celebrazione della perfezione e per quanto riguarda le parti basse i canoni erano un po’ differenti rispetto all’epoca contemporanea.
Secondo il gusti dei greci un pene grande o anche solo “normale” (anche se va dimostrato dove stia la normalità), non era ritenuto elegante, anzi era qualcosa di assolutamente negativo e in alcuni casi addirittura di orribile: gli schiavi, gli stranieri e i mostri con il corpo di uomo, venivano rappresentati con peni enormi in segno di grande disprezzo.
Il testone del David di Michelangelo
A dirla tutta, il David non ha solo “il cinci piccino”, ma si ritrova anche un bel testone, per non parlare delle mani sproporzionate. Dettagli voluti da Michelangelo, che scolpì questo capolavoro come simbolo della Repubblica Fiorentina.
Secondo alcuni le diverse dimensioni del cranio e delle mani, sono state decise per il punto di vista da cui viene osservata la statua: l’artista ha privilegiato la visione dal basso. Stando ad altri studiosi è un fatto puramente simbolico. La testa leggermente più grossa rappresenta il potere della ragione (ciò che distingue l’essere umano dagli animali), mentre le mani sono il mezzo attraverso il quale la ragione si esprime.
Photo credit: immagine di copertina – Richard Carter; David censored – dukpr0.deviantart.com; copia del David di Michelangelo in piazza della Signoria – Richard Mortel