Al museo del Bargello c’è una mostra che racconta un artista col carattere brutto, le mani d’oro e che tutti i fiorentini conoscono, anche quelli che non lo sanno.
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Mi ricordo che all’università studiare la scultura era sempre più faticoso, l’arte in tre dimensioni sembrava più difficile da capire e più complessa da imparare a conoscere e forse, più e prima della pittura, ci ha fatto capire che l’arte non si può studiare solo sui libri e che quindi, essere a Firenze sarebbe stato un notevole vantaggio.
Probabilmente il Baccio Bandinelli di Piazza della Signoria è stato il primo scultore che ho imparato a Firenze, il primo che avevo forse sentito nominare ma di cui in realtà non sapevo nulla.
L’Ercole di Baccio Bandinelli che sta all’entrata di Palazzo Vecchio, tra la copia del David e il Perseo del Cellini non passa del tutto inosservato, però, in pochi sanno che quella commissione Baccio la strappò proprio al Buonarroti.
Di fatto, che Baccio Bandinelli fosse un artista di una certa importanza si capiva anche dallo spazio che il Vasari gli dedica nelle Vite, quella di Baccio è infatti la biografia più estesa insieme a quella di Michelangelo e di Raffaello e, vale la pena ricordare, che Vasari non aveva molta simpatia per quell’artista “terribile di lingua e d’ingegno” ma che dovette ammetterne la grandezza.
Baccio Bandinelli era un disegnatore incredibile, così capace da essere considerato superiore a disegnatori suoi contemporanei quali il Rosso e il Pontormo ma che non riuscì in pittura, nemmeno lontanamente a raggiungere l’eccellenza che raggiunse in scultura, strada verso la quale l’aveva spinto Leonardo in persona.
La mostra al Bargello fa luce sulla percorso artistico di Bandinelli ma più ancora delinea una traccia per imparare a conoscere e apprezzare il suo operato che per così tanto tempo la critica ha condannato a una sorta di oblio della superficialità costantemente confrontato con Michelangelo, e rispetto a ciò, quasi sempre criticato e ancora più, sminuito e dileggiato.
Così, la mostra ci offre l’occasione di riscoprire l’attività di un grande artista ripercorrendo la sua attività, confrontando il suo operato con quello dei suoi maestri e dei contemporanei e di farci sapere qualcosa in più dell’autore di quell’Ercole e Caco che in piazza della Signoria sta lì, proprio vicino al David.
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Baccio Bandinelli
Scultore e maestro (1493-1560) 9 aprile – 13 luglio 2014
Museo Nazionale del Bargello
Firenze, via del Proconsolo, 4
A cura di: Detlef Heikamp e Beatrice Paolozzi Strozzi
Biglietto: intero 7,00€; ridotto 3,50€
Orario: tutti i giorni 8.15 – 17.00
Credits: la foto di copertina Baccio Bandinelli “Adamo ed Eva”
1551 Marmo Firenze, Museo Nazionale del Bargello