Torna la rassegna organizzata al cinema Odeon in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi e CCC Strozzina. Con proiezioni gratuite fino al 22 Gennaio.
Dopo il successo dell’ultima edizione, il cinema Odeon ripropone la rassegna ispirata alle mostre attualmente in corso a Palazzo Strozzi e CCC Strozzina. All’interno della quale 7 film verranno proiettati gratuitamente il martedì sera, fino al 22 Gennaio.
Lo spunto per questo nuovo ciclo di appuntamenti è tratto dalle mostre organizzate dalle rispettive fondazioni: Anni ’30 di Palazzo Strozzi e Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea alla Strozzina.
Da un lato il fermento culturale del secolo scorso, negli anni in cui il secondo conflitto mondiale era ormai alle porte, dall’altro la genialità visionaria del pittore irlandese messa a confronto con l’arte contemporanea. Due mostre diverse, qui in dialogo tra loro in una rassegna cinematografica tutta da scoprire.
Dopo la prima proiezione di settembre, il 2 ottobre si ricomincia con L’Angelo azzurro (1930) la tragica storia d’amore che ha generato il mito di Marlene Dietrich, qui diretta dal suo mentore Josef von Sternberg.
Un film-manifesto della Germania di inizio secolo, dove i fermenti culturali della Repubblica di Weimer tanto assomigliavano all’Italia dei primi anni del secolo, poi spazzati via dall’avvento del nazismo.
Si prosegue il 9 ottobre con The Elephant man (1980), una delle pellicole più toccanti di David Lynch, per il quale Francis Bacon costituisce un punto di riferimento essenziale in tutta la sua cinematografia.
Il volto deforme di John Merrick, uomo realmente vissuto in epoca vittoriana e trasformato in un fenomeno da baraccone, ricorda immediatamente i celebri autoritratti dell’artista: rappresentazioni trasfigurate e sconvolte, di chi ha vissuto gli orrori della guerra e ne porta ancora i segni.
Il 16 ottobre sarà la volta di Blade Runner (1982), il capolavoro di Ridley Scott che ha recentemente festeggiato 30 anni dall’uscita nelle sale. Un classico intramontabile, dove la messa in scena ricorda decisamente i grandi film del cinema anni ’30, che mai potrà perdersi come lacrime nella pioggia.
Il martedì successivo è dedicato a Crash (1996) di David Cronenberg, dove il regista esplora una nuova declinazione dell’erotismo, in un mix letale tra pericolo, tecnologie e il corpo umano. Ritorna anche qui la trasfigurazione baconiana del corpo, cara a tutto il cinema di Cronenberg, in un film che è già pronto per il terzo millennio.
Penultima proiezione con Memento (2000), autentico cult del regista Christopher Nolan. La pellicola è un mosaico intricato, dove la memoria diventa scomposizione, amnesia, il tutto proiettato nel viaggio a ritroso di un detective in cerca della verità. Una rivelazione che potrebbe diventare la più atroce delle condanne.
A chiudere la rassegna troviamo infine Amarcord (1975) di Federico Fellini. Il giovane Titta racconta la sua adolescenza in una piccola cittadina, con tutti i vizi e le virtù della vita di provincia che diventa un’amara critica del regime fascista.
Uno sguardo al passato della giovinezza in uno dei capolavori del cinema nostrano, rivolto verso la dimensione dell’irripetibile: per ricordarci, in tutti i nostri sbagli, come eravamo.