Da Marsala a Bologna e poi, su, verso Milano. Non è un’ardita rivisitazione della spedizione garibaldina in vena di retorica, ma il geo-curriculum di una delle band più popolari della galassia indie italiana: i Marta Sui Tubi.
Per il gruppo bolognese (di adozione) parla a chiare lettere una valanga di live per lo stivale, dalle grandi platee alle abitazioni private: dal primo maggio in San Giovanni ai ”secret concert”, in perfetto Big Apple-style. E, nel mezzo, quattro LP ed una firma compositiva che li allontana da certe scivolosissime – qui, in Italia – similitudini.
Perchè come altre realtà cresciute artisticamente sulla gloriosa Via Emilia, oltre al sound contaminato da venature folk, nel caso dei M.S.T. troviamo anche echi sonori e testi (ironici, ma non troppo..) sulla scia di quei CCCP che tanto hanno contribuito a sconvolgere la – allora – innocua e folkloristica scena emiliana. Frantumando, meglio dell’Hurricane Irene, stereotipi musicali e culturali duri (ahimè) da abbattere.
E così, il quintetto di Marsala. Sì, perchè ascoltando l’ultimo LP: ”Carne con gli occhi” possiamo imbatterci in contaminazioni e virtuosismi tecnici degni dei mitici ’70s made in Italy (termine tanto invidiato, quanto abusato..); ma senza rinunciare ad una striatura pop sui generis, che ne ha fatto schizzare alle stelle la popolarità.
Come mischiare acido borico e talco, insomma. Ma il risultato – nel nostro caso – è più denso del borotalco; grazie anche a testi in equilibrio fra l’ironia del miglior Bugo e l’anti-edonismo del guru-alternative(a parte le ultime trasformazioni degne degli zombie di Romero): Giovanni Lindo Ferretti. Una miscela artistica all’altezza delle composizioni dell’Heisenberg di Breaking Bad. O quasi.
Insomma, una nuova occasione per vederli all’opera sarà alla Flog; sabato 5 novembre (dalle ore 21,30). E se vi troverete davanti a cinque ragazzi che inizieranno a suonare, scandendo: ”Stanno tutti bene, ma non sanno che gli portiamo la peste” non vi spaventate: non sarà l’ennesima e logorroica lettura di un romanzo manzoniano; ma, anzi, significherà che sarete nel posto giusto al momento giusto per gustarvi un live indie-rock di qualità DOCG.