Alla Galleria Varart di via dell’Oriuolo la mostra di Nano Campeggi ci fa vedere un’altra Marilyn. Fino al 13 ottobre.
Nell’anno che ricorda i 50 anni dalla morte, le mostre e gli omaggi alla diva delle dive non sono mancati. Già dai primi mesi del 2012 si sono susseguite anche in Italia una serie di mostre che attraverso autori diversi e le tecniche artistiche più disparate hanno ricordato il mito Marilyn.
A Firenze, il momento Monroe è decisamente l’estate, si è aperta da qualche giorno la mostra al Museo Ferragamo e quella fotografica al Gallery Art Hotel. Non meno interessante, anzi piuttosto unica è proprio la mostra alla Galleria Varart che ospita un insieme di opere che Silvano Campeggi ha dedicato a Marilyn.
Fiorentino, classe 1923, Silvano (Nano) Campeggi ha costruito la sua carriera come disegnatore e illustratore, dal1945 al 1970 ha disegnato più di 3000 di manifesti cinematografici per diverse tra le più importanti case di produzione hollywoodiane.
Divenne amico personale di molte delle star che si trovò a ritrarre, da Liz Taylor ad Ava Gardner fino a Marilyn della quale racconta “Marilyn è sbucata dai miei pennelli e dal 1956 non ho mai smesso di dipingerla: è stata, è e sarà la mia icona.”
Una Marilyn diversa, icona perfetta, personaggio quasi irreale, come un’eroina da fumetto, come un mito senza età dal magnetismo inspiegabilmente intenso.
Forse semplicemente come Marilyn.