Nell’attesa dell’inizio della nuova promettente stagione cinematografica ho pensato di dedicare questo articolo alle serie tv, che ormai hanno poco da invidiare al grande schermo.
A partire dagli attori che sempre di più si prestano a recitare per la televisione, come Laura Linney in The big C che racconta con amara ironia l’accettazione del cancro.
I grandi registi che hanno dato il loro contributo al piccolo schermo non sono da meno, ne è un esempio Martin Scorsese con Broadwalk Empire, storie di gangster nell’America del proibizionismo.Per non dimenticare il capolavoro degli anni novanta Twin Peaks di David Lynch.
Anche il loro linguaggio è diventato più raffinato, con un attenzione maggiore al dettaglio; è sufficiente pensare alla cura con cui è stato creato Mad Man che ricostruisce in modo impeccabile, sia nei costumi che nella scenografia, uno studio di pubblicitari nella New York degli anni 60. La storia gira intorno alla figura del fascinoso Don Draper sullo sfondo degli eventi storici che hanno caratterizzato quel periodo.
Di per sè la serie televisiva ha una struttura tendenzialmente infinita e mutabile, c’è chi di questa caratteristica se n’è approfittato, come J.J. Abrams che con Lost si è divertito a far impazzire milioni di spettatori, divertito a tal punto che anche lui a un certo punto si è perso, deludendo i fan più accaniti con un finale enigmatico e sconclusionato.
Dato che le previsioni del tempo non troppo favorevoli fanno presagire qualche giorno di pioggia, vi segnalo i cinque telefilm che, oltre ai già citati, mi hanno fatto perdere sessioni d’esame e amici e che mi hanno tenuto sveglio per 72 ore consecutive.
- Dexter gira intorno alla figura di un anti-eroe contemporaneo. Di giorno ematologo per la polizia di Miami, di notte serial killer, ma con un proprio codice etico rigido e ben delineato. Il miglior poliziesco.
- Six feet under è la misura tra la bara è la superficie, una volta sepolti, ma è anche il titolo di una delle serie più fighe mai esistite. Racconta le vicende della famiglia Fisher che da anni gestisce un’impresa funebre. Drammatico, divertente, macabro, assolutamente geniale.
- Se invece avete voglia di ridere non potete perdervi il gruppo di amici più famoso di Manhattan: Friends racconta con ironia le vicissitudini di sei trentenni alle prese con la vita quotidiana.
- La sorpresa dell’anno passato è la serie britannica Misfits, unione fra teen drama e fantascienza un po’ retrò accompagnata da una grossa dose di volgarità e punk. Da vedere assolutamente in lingua originale per stupirsi di come la lingua della regina può assumere un tono assai diverso in bocca ad una tamarra di periferia.
- Nurse Jackie è il ritratto ben riuscito, grazie anche all’interpretazione della brava Edie Falco (già acclamata nei Sopranos), di un’infermiera dipendente dai farmaci. Cinico e spietato è stato al centro di una querelle e aspramente criticato dall’associazione delle infermiere dello stato di New York che lo hanno accusato di essere diffamatorio.
Buona visione e mi raccomando non scordate che avete un lavoro e una vita vera da vivere.