La poesia di carta e luce di Kumi Yamashita

In tema di festività giapponese, tra danze, cultura e delizie culinarie ci conquista ancora una volta il fascino degli origami, ma quelli di Kumi Yamashita sono del tutto unici.

È nata in Giappone ma vive e lavora a New York questa giovane artista che tra i molti lavori interessanti ai quali dà vita, sempre con tecniche del tutto inusuali, quelli legati al gioco delle ombre hanno un fascino e una poesia del tutto particolari.

Nel 2011 la Yamashita è stata invitata da American Express per creare un lavoro originale per la sede aziendale di Tribeca. L’artista chiese agli impiegati di entrare a far parte dell’installazione fornendo una foto del proprio profilo.

22 immagini sulle quali ha lavorato sul posto, creando con dei pezzetti di carta colorata delle piegature tali che, con la corretta illuminazione, restituissero quegli stessi profili.

Un progetto di eccellente semplicità e allo stesso tempo di incredibile abilità tecnica che “arriva” diretto e spiazzante come solo le cose vicine alla natura sanno essere e le cui immagini hanno fatto il giro del mondo in pochissimo tempo.

Nel 2009 usando dei pezzetti di materiale resinoso, Kumi Yamashita aveva già lavorato a un progetto simile ritraendo nello stesso modo 40 profili di persone comuni incontrate in un viaggio nel New Messico.

La bellezza e le possibilità date dall’uso dell’effetto ombra–luce sono state sfruttate dalla Yamashita anche in molti altri modi creando sempre suggestive visioni che hanno la capacità di suggerire concetti di grazia ed eleganza ma anche una perfezione per nulla distaccata o glaciale.