Fino al 26 giugno la Silver Factory di Firenze ospiterà la mostra Insolita Naturalis Historia di Valerio Porru. Una provocazione irriverente a suon di video, disegni e installazioni.
L’uomo devasta con noncuranza il mondo animale e vegetale che lo circonda, credendo così di poterlo dominare e piegare ai propri scopi. Ma la natura racchiude in sé perfezione, e l’uomo non può far altro che prendere atto della sua superiorità, arrendendosi di fronte alla sua grandezza.
E’ questo il messaggio che Valerio Porru vuole trasmettere con la sua mostra personale Insolita Naturalis Historia, il cui titolo è un omaggio a Plinio il Vecchio. Con quest’opera l’artista spinge lo spettatore a riflettere sull’importanza di preservare la natura e il nostro ecosistema.
Attraverso l’uso di differenti mezzi espressivi, Porru propone una sorta di rivincita ideale della natura nei confronti dell’uomo.
Disegni minimalisti, video, installazioni: strumenti usati con sapienza per esprimere una forte critica sociale, etica e umana. Una denuncia lanciata a suon di insetti giganti, strane creature, scheletri di animali, germogli di mais e radici che cambiano colore in base alla luce, formiche che nuotano in un gel speciale e ragni che tessono la tela in situazioni insolite.
Tutti i lavori di questo giovane ed eclettico artista di origini sarde pongono al centro l’analisi della condizione umana, in cui i valori si stanno ribaltando e sgretolando, rendendo l’uomo sempre più povero e inetto.
La natura, dal canto suo, prende sempre più il sopravvento sull’uomo, al quale non resta che arrendersi di fronte alla sua perfezione.
Valerio Porru è un giovane artista sardo che vive a Firenze. Nel giugno 2011 aveva fatto parlare di sé per la performance “I manichini antinucleare nell’Arno”.