Il Risorgimento della maiolica italiana: i capolavori Ginori al Museo Stibbert

La mostra si inserisce all’interno de Le stanze dei tesori, titolo collettivo di una serie di esposizioni dedicate all’artigianato artistico fiorentino e all’epoca d’oro dell’antiquariato e del collezionismo.

Museo Stibbert: la cornice perfetta

Il museo Stibbert, istituito nel 1908 dopo la morte e l’intensa attività collezionistica di Friedrick Stibbert, è il luogo perfetto ove inserire questi capolavori del nostro artigianato. Per qualche mese le sale dell’armeria, le quadrerie e le sale di rappresentanza si popoleranno di magnifiche maioliche, smalti sfavillanti da collezione. Questa sarà anche l’occasione per ammirare il museo dopo i recenti restauri grazie ai quali è stato ripristinato l’allestimento originario pensato da Stibbert ma poi stravolto dopo la sua morte.

I manufatti

Fino al 15 aprile 2011 al Museo Stibbert potrete ammirare una serie di disegni provenienti dal Fondo Cantagalli e maioliche di grande raffinatezza, alcune delle quali mai esposte finora.
La provenienza dei pezzi è perlopiù internazionale: Ashmolean Museum di Oxford, il Victoria & Albert Museum e la Fondazione William De Morgan di Londra, il Musée National de la Céramique di Sèvres, oltre al Museo del Bargello, alcune raccolte private inglesi e il Museo di Doccia.

Gli stili dei manufatti variano dal neoclassico, al rinascimentale, al rococò, fino al liberty e costituiscono un genere che conta molti appassionati in tutta Europa. Questa è l’occasione per farlo conoscere al grande pubblico nostrano che non mancherà di rimanerne affascinato.

Con la mostra inoltre inizia un interessante programma didattico artigianale rivolto alla ceramica, che coinvolge quattro musei: oltre allo Stibbert e a Doccia (Sesto Fiorentino), quello di Montelupo e il Museo Galileo Chini di Borgo San Lorenzo. E’ una delle iniziative progettate per promuovere un circuito della ceramica che a Montelupo comprende anche la Fondazione Bitossi.