Elio e le Storie Tese live al Teatro Verdi il 2 febbraio

Uomini col borsello, servi della gleba e vitelli dai piedi di balsa, preparatevi. Il 2 febbraio al Teatro Verdi approda il surreale universo di Elio e le Storie Tese.

Una tournée teatrale dalla scaletta ancora avvolta nel mistero, con un titolo che, come avvertono gli EelST sul loro sito “vi costringerà quantomeno a rivedere le impostazioni di sicurezza della vostra casella e-mail”: Enlarge your penis tour.

Dopo le esiliranti cover rivedute e (s)corrette dispensate al fianco di Serena Dandini durante Parla con me, la collaborazione alla colonna sonora della serie di culto Boris e al successivo film, e l’impegno dell’ineffabile Elio come giudice di X Factor, la band meneghina torna a suonare dal vivo.

Chiamarlo rock demenziale sarebbe (molto) riduttivo. La verità è che Rocco Tanica e gli altri possono vantare una carriera basata non soltanto sull’irresistibile comicità, ma anche su una quasi ineguagliata maestria musicale. In proposito si  rammenta spesso il diploma in flauto  al Conservatorio di Elio, ma basta ascoltare una performance live del gruppo per rendersene conto.  E’ sufficiente una linea di basso improvvisata da Faso, o uno dei tanti omaggi ai grandi del rock inseriti negli arrangiamenti e negli assolo di Cesareo, da Frank Zappa ai Led Zeppelin.

A dimostrare che, a dispetto di chi istintivamente la associa alla volgarità, si può fare musica demenziale con classe. Senza perdere la raffinatezza, potremmo dire. Nelle sonorità, nelle esecuzioni, ed ovviamente nei testi: vere e proprie miscele esplosive di doppi sensi e pennellate al limite dell’assurdo,  arditi calembour e impagabili non-sense.

Personaggi sbarcati da un mondo parallelo sicuramente più divertente di questo, tragicomici “eroi” ai quali è impossibile non affezionarsi. D’altronde, come non ridere della terapia di coppia di Cara ti amo, o non simpatizzare con l’ostracizzato protagonista di Tapparella?

Sul palco, assicurano, non mancheranno le sorprese. Certo è che ci sarà la splendida voce di Paola Folli ad impreziosire il live. Ma soprattutto  l’immancabile  Mangoni, l’imprescindibile presenza surreale – amatissima dai fan – che accompagna il gruppo sin dall’esordio. Anzi, da prima dell’esordio, considerando che l’amicizia con il frontman è nata sui banchi del liceo, così come la band.

Tra vecchie conoscenze, nuovi sketch e imprevedibili colpi di scena, gli ingredienti per una serata in pieno stile Elio sembrano esserci tutti.

Vietato mancare. C’è anche Panino.