Arte nel parco. Il trentennale della collezione Gori alla Fattoria di Celle

Il gotha dell’arte contemporanea negli ultimi trent’anni ha lasciato il suo segno alla Fattoria di Celle e nell’immenso parco che la circonda. Sabato 16 giugno si festeggia la collezione Gori.

A trenta chilometri da Firenze si trova un angolo incantato di mondo, di natura e di arte (contemporanea). Dal lontano 1982 numerosi artisti italiani e stranieri hanno fatto visita alla Fattoria di Celle, ci hanno vissuto anche per mesi, in compagnia del Signor Gori e famiglia. Magdalena Abakanowicz, Sol Lewitt, Robert Morris, Anne e Patrick Poirier, Daniel Buren, solo per citare qualche nome.

E poi ancora gli italiani, che hanno lasciato traccia della loro presenza con contributi di rilievo: Fausto Melotti, Michelangelo Pistoletto, Alberto Burri, Osvaldo Licini e Marino Marini. Il risultato è stato, di volta in volta, un’istallazione, un  lavoro, sempre qualcosa di originale ed unico, comunque, in armonia con quel paesaggio. La cosiddetta Arte Ambientale, appunto.

Tutti hanno realizzato i loro lavori sul posto e per quel  luogo.  Il Parco e la Fattoria di Celle si sono trasformate nel tempo da “contenitori” d’arte a “contenuti” stessi,  in una perfetta simbiosi. Diciotto inizialmente le opere della collezione, oggi salite fino a settantacinque. Capolavori di ogni genere d’ispirazione e di rielaborazione materica.

Ma chi è l’artefice di questo mondo delle meraviglie? Giuliano Gori non ama essere definito “collezionista”, termine che rimanda al mercato e agli affari. E’ piuttosto un’amante dell’arte e della vita. Commerciante di tessuti  (e figlio di commercianti) oggi, a 82 anni, va orgoglioso delle sue origini pratesi da cui dichiara derivare tutta la sua vena creativa. Gori nel tempo è divenuto consigliere di molti degli artisti che hanno pranzato alla sua tavola e ne ha condiviso con passione gli slanci intellettuali ed emotivi.

Il 30°anniversario che si celebra sabato 16 giugno 2012 vedrà in evidenza alcune nuove opere permanenti di Loris Cecchini (The hand, The creatures, The singing garden), Luigi Mainolfi (Per quelli che volano), Alessandro Mendini (Albero meccanico) e Robert Morris (Venus). Sarà presentata anche Kasauovo, la prima casa a forma di uovo, e la Fondation Maeght (che a marzo ha ospitato parte della Collezione in Francia) presterà, per questa occasione, la grande scultura L’Uomo che cammina di Alberto Giacometti.

Questa ricchissima esposizione è visitabile gratuitamente (su prenotazione)  con un percorso guidato a piedi di circa cinque ore (da maggio a settembre). Tanto occorre per scoprire i capolavori disseminati nei 45 ettari di parco. Un’ avventura da non perdere per chi fa del binomio arte – natura uno stile di vita.