Chi ha detto che a Firenze non esiste l’arte contemporanea? Nella storica via dell’Oltrarno arriva un nuovo spazio espositivo con una mostra tutta da scoprire. Fino al 31 maggio.
Metti un nuovo spazio espositivo in una delle vie più belle di Firenze, arricchito da un’esposizione delle opere di un artista torinese ma dal respiro internazionale. Il risultato è «Ciò che resta», mostra dedicata ai lavori di Paolo Grassino, a Firenze fino al 31 maggio 2014.
La location è tutta da scoprire: a due passi da Palazzo Pitti, si trova oggi il nuovissimo spazio Eduardo Secci Contemporary, che va ad aggiungersi alla storica sede in via Fra’ Giovanni Angelico.
Il titolo dell’esposizione viene direttamente da una delle principali opere dell’artista: un enorme teschio realizzato in tubo corrugato e ferro, già esposto all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Un prodigioso memento mori, che diviene anche il suggestivo fil rouge della mostra.
Artista poliedrico e attivissimo, Paolo Grassino accende ancora una volta i riflettori su quell’instabile modernità liquida nella quale siamo costantemente immersi: un mare magnum sconfinato, dove tutto è instabile, precario e corruttibile.
Prediligendo materiali come cera, alluminio, gomma sintetica, cemento e polistirolo, l’artista evidenzia con opere di grande impatto tutta la fredda meccanicità dell’era contemporanea. Difficile rimanere indifferenti di fronte alle sua installazioni, quali ad esempio Analgesia, composta da un branco di lupi feroci in una torsione quasi futurista.
A cura di Marco Meneguzzo e Daniele Capra, l’esposizione offre così un nuovo, immancabile momento di riflessione sulla morte. Partendo da uno dei grandi tabù del mondo Occidentale, per tornare a riflettere sulla vera essenza vita.
Eduardo Secci Contemporary
Nuovo spazio espositivo
Via Maggio, 51/R
Firenze
055 283506
www.eduardosecci.com
Paolo Grassino
«Ciò che resta»
A cura di Marco Meneguzzo e Daniele Capra
Fino al 31 maggio 2014