Il titolo della mostra ospitata dal Museo Galileo è Geometrie dell’illusione fra arte e scienza, sono esposte sculture anamorfiche e giochi prospettici realizzati a cura di Stella Battaglia e Gianni Miglietta.
L’anamorfosi si è sviluppata attraverso l’esuberanza dell’Arte Barocca, con l’intento di comunicare il vero significato di alcune pitture solo a chi sapeva guardare nella giusta direzione.
Osservando le opere da un preciso punto di vista, ad occhio nudo o con l’ausilio di specchi o lenti, si scopre, quasi magicamente, l’immagine che muta. Indecifrabile se vista da altre angolazioni. Sono utilizzate anche proiezioni luminose su supporti bi o tridimensionali per creare l’illusione del movimento.
Alle spalle di queste rappresentazioni c’è la ricerca dei due artisti Stella Battaglia e Gianni Miglietta, che già da diversi anni indagano sulle risorse plastiche della prospettiva, lavorando anche per scenografie teatrali e coreografie di danza.
La mostra è in perfetta sinergia con la Galleria che la ospita, il principio cardine del Museo Galileo è infatti, quello della diffusione della cultura scientifica e della ricerca con l’esplorazione delle forme artistiche che indagano i diversi campi scientifici.