Tre serate gratuite dal 26 al 28 agosto per ripercorrere la storia del jazz. Ospiti d’eccezione nello scenario della Rocca di Castruccio di Serravalle, a partire da Danilo Rea.
Superata la prima decade di intensa attività, il Serravalle Jazz Festival torna con uno slogan che è tutto un programma: C’era una (s)volta. Un viaggio nella storia di una musica amatissima, dalle radici del ragtime alla contemporaneità.
Una kermesse che è anche approfondimento: ogni giorno un seminario di divulgazione. Ogni sera, invece, un doppio o triplo concerto, dalle 21.00 in poi.
Inizio in grande stile con il trombone di Gianluca Petrella: in duetto con il giovane pianista Giovanni Guidi prima, con Bruno Tommaso e la Barga Jazz Big Band poi.
Seconda serata in bilico tra spirito carioca, con l’omaggio in bossa nova a Jorge Amado di Emilia Rosa e il suo trio, e opera. Danilo Rea e Flavio Boltro saranno infatti protagonisti con il loro progetto dedicato alle più celebri arie operistiche riviste in chiave jazz. In apertura il Naples Quartet del giovane talento pistoiese Michele Marini.
A chiudere il festival blues, ragtime, stride piano e boogie-woogie con gli Storyville Syncopators di Andrea Roventini. Infine, Emma e gli Aristodemo’s e N.P. Big Band, per un finale in nome dello swing italiano e non.
Un bignami della storia del jazz, per appassionati e per appassionarsi.