La cucina della nostra regione evoca tradizionalmente piatti di terra e sapori forti. Date le temperature, però, è il caso di riscoprire anche le ricette che vengono dal mare. Qualche idea per un menù di pesce (ma non solo) tutto toscano.
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Pesce povero, ingredienti semplici, piatti meno famosi del celebre cacciucco o dell’inflazionatissimo tonno. Tre ricette della tradizione, dalla costa livornese all’Isola d’Elba.
Acciughe alla povera
Più semplici non si può. Il segreto di questo piatto sta tutto nella freschezza degli ingredienti: in primis ovviamente le acciughe, un toccasana per la salute grazie alla ricchezza di Omega 3. Il tocco in più, neanche a dirlo, è dato dall’olio buono toscano.
Ingredienti (per 4 persone)
500 gr di acciughe fresche
1 -2 cipolle rosse
olio extravergine di oliva
aceto di vino
un cucchiaino di sale
Preparazione
Disponete i filetti di acciuga (fatte pulire dal pescivendolo) in una terrina. Salate e coprite con l’aceto. Lasciate macerare per qualche ora, poi eliminate l’aceto.
Mettete le acciughe in un’altra pirofila, disponendole a strati e cospargendole con la cipolla tagliata ad anelli sottili. Infine completate con l’olio d’oliva.
Palamita alla gigliese
Uno dei cosiddetti pesci “dimenticati” del mar Tirreno, qui protagonista di un ricetta tipica dell’Isola del Giglio. Insaporito dagli aromi, con il valore aggiunto del retrogusto profumato di agrumi.
Ingredienti (per 4 persone)
1 Palamita da 1 kg
1 cipolla
1 costola di sedano
1 testa d’aglio
3 peperoncini
1/2 limone
1/2 arancia
alloro
rosmarino
olio extravergine di oliva
aceto
Preparazione
Pulite la palamita privandola della testa, della coda e delle pinne e tagliatela in pezzi di ca 4-5 cm l’uno. Fatela bollire per circa 30 minuti con mezzo limone, mezza arancia, la cipolla e il sedano. Una volta scolata e fatta raffreddare, stendetela in un recipiente e ricopritela d’aceto per circa un’ora.
In una terrina a parte mescolate l’aglio tagliato a fettine con i peperoncini sbriciolati, l’alloro e il rosmarino. Servite i bocconcini con l’emulsione ottenuta.
Se invece volete conservala, adagiate la preparazione sul fondo di un vasetto e alternatela con il pesce fino a riempire il recipiente. Una volta sistemata tutta la palamita colmate il vaso con olio extra vergine di oliva per coprire bene il contenuto. Si conserverà per qualche giorno, e fino a 2 settimane se tenuto in frigo a fino a + 5°C.
Schiaccia briaca dell’Elba
Una specialità che inevitabilmente resta nel cuore a chi visita la più famosa delle isole dell’Arcipelago Toscano. Un dolce dal colore, ma soprattutto dal gusto inconfondibile: grazie a sapori venuti da lontano, pare in seguito alle scorrerie dei saraceni.
Ingredienti
1 kg di farina
500 gr di zucchero
300 gr di frutta secca tritata (noci, mandorle, pinoli)
150 gr di uva sultanina
1 bicchiere e mezzo di vino aleatico
1/2 bicchiere di Alchermes
1 bicchiere e mezzo di olio di oliva
1 bustina di lievito in polvere per dolci
Preparazione
Versate quasi tutta la farina in una ciotola capiente e mescolatevi lo zucchero, l’olio, l’Aleatico e l’Alchermes. Unite la frutta secca e l’uvetta ammollata per 20 minuti in acqua tiepida, poi impastate aggiungendo la farina restante e lavorando con decisione per preservare la morbidezza.
Trasferite il composto in una teglia capiente, unta e foderata di carta da forno. Distribuite sulla superficie l’uvetta rimasta e i pinoli. Mescolate l’Alchermes rimasto con un cucchiaio d’olio e versatelo sul dolce, e infine cospargete con un cucchiaio di zucchero semolato.
Fate cuocere a 180 gradi per circa 40 minuti: una volta lasciata raffreddare, la schiaccia sarà pronta per essere gustata, mantenendosi fresca per diversi giorni.
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