10 film vacanzieri per sognare il mare…restando a Firenze

Se il vostro capo vi costringe a restare in ufficio anche d’agosto, se siete di quelli che le ferie le fanno a settembre, se in vacanza non ci andate perché non avete il becco di un quattrino, rassegnatevi, svaligiate un videonoleggio e ricordatevi di includere anche questi film dalle tematiche vacanziere.

Chi resta in città

Se i pomeriggi vi sembrano troppo azzurri e lunghi, provate ad autocommiserarvi con queste pellicole che raccontano la storia di chi, come voi, trascorre le vacanze in città.

1-La moglie in vacanza…l’amante in città.

(Italia, 1980. Regia di Sergio Martino)

Edwige Fench, al massimo del suo splendore, è l’amante di Renzo Montagnani, ricco industriale, già sposato con Barbara Bouchet, a sua volta interessata a Tullio Solenghi, che si finge conte.

Montagnani è costretto a dividersi tra la moglie, in vacanza a Courmayeur, e l’amante, rimasta a Parma.

Comicità triviale, gag viste e riviste centinaia di volte, scenette piccanti. Tarantino direbbe che è un capolavoro. A noi resta qualche dubbio.

Per gli amanti incondizionati dei B-Movies.

2-Quando la moglie è in vacanza.

(Usa, 1955. Regia di Billy Wilder)

Mettete un marito sognatore, una moglie lontana da casa (appunto, in vacanza) e una vicina di casa meravigliosa come Marilyn Monroe e avrete gli ingredienti giusti per una commedia tutta da ridere.

Marilyn nei panni della giovane vicina procace e svampita ci regala una delle sue migliori interpretazioni. Indimenticabile la scena in cui il vento provocato dal passaggio della metropolitana solleva la veste bianca di lei, accaldata dall’afa estiva.

3-Pranzo di ferragosto

(Italia, 2008. Regia di Gianni Di Gregorio)

Se siete abbattuti perché vi tocca passare un solitario ferragosto a Firenze, pensate al protagonista di questo film, costretto a trascorrere la giornata più estiva dell’anno con la propria decrepita madre e altre tre impreviste vecchiette in una Roma deserta.

Un film agrodolce sulla solitudine. Sulla voglia di libertà e l’energia vitale, che si sprigiona inaspettata dall’incontro delle arzille signore.

Una piccola chicca da riscoprire.

Amori estivi

Sarà il caldo, saranno i vestiti un po’ più succinti, sarà che tutti hanno più voglia di divertirsi, ma d’estate gli amori (o le passioni passeggere) sono un must. Ecco alcuni film che raccontano l’amore ai tempi del solleone.

4-Dillo con parole mie

(Italia, 2003. Regia di Daniele Lucchetti)

Meggy, che vuole diventare grande a tutti i costi, costringe la zia Martina, una trentenne un po’ nevrotica appena uscita da un’importante relazione amorosa, a passare una vacanza ad Ios, l’isola del divertimento.

Il caso vuole che sull’isola si trovi anche Andrea, l’ex fidanzato di Martina, e che Maggy decida di volerlo conquistare a tutti i costi, aiutata dai consigli della zia, ignara del fatto che il principe azzurro della nipote sia proprio l’uomo che le ha spezzato il cuore.

Una commedia divertente e rilassante per una serata senza pensieri.

La frase da ricordare: “La cioccolata fa dimagrire, il senso di colpa fa ingrassare…”

5-Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto

(Italia, 1974. Regia di Lina Wertmuller)

Quando si dice gli opposti si attraggono: lei (Mariangela Melato) è una ricca milanese un po’ snob. Lui (Giancarlo Giannini) è un rozzo marinaio siciliano e comunista.

Causa (provvidenziale) guasto meccanico al motore di un gommone, i due si ritrovano soli su un’isola deserta, dove sboccia un’incontenibile passione.

Un film divertente e appassionante. Con un finale da far invidia a Casablanca.

Assolutamente da evitare il remake made in USA, con Madonna e Adriano Giannini.

6-Dirty Dancing – Balli proibiti

(Usa, 1987. Regia di Emile Ardolino)

Questo è un film che non ha bisogno di presentazioni: quando passa in TV esercita sul pubblico una forza magnetica che impedisce di distogliere lo sguardo dallo schermo.

Comunque, Baby è una giovane donna, in vacanza con la famiglia in un villaggio vacanze, dove un Patrick Swayze in splendida forma è animatore/ballerino.

Lei, ingenua figlia di famiglia borghese, lui, appassionato squattrinato dai movimenti sinuosi.

Tra una presa e l’altra, tra i due scoppia l’amore e Baby dovrà imparare a confrontarsi con realtà diverse dalla sua, a prendere decisioni difficili e a scontrarsi con la bigotta morale borghese. In poche parole, diventerà donna.

La frase scolpita nella storia: “Nessuno può mettere Baby in un angolo!”

Quando forse era meglio non partire

Se siete costretti a restare in città, questi film sono l’ideale. Vi consolerete nel vedere i protagonisti rimpiangere di aver prenotato le vacanze e penserete che, forse, restare a Firenze non è poi tanto male.

7-Turistas

(Usa, 2006. Regia di John Stockwell)

Dopo aver visto questo film, ringrazierete il vostro capo di non avervi concesso le ferie, ne siamo certi.

Alcuni turisti benestanti sono in viaggio in Brasile, ma la bellissima vacanza si trasforma in incubo quando scoprono di essere ostaggi di una persona dotata delle peggiori intenzioni.

Da qui inizia una fuga mozzafiato, in cui gli amanti del genere potranno apprezzare delle morti davvero raccapriccianti.

Un film horror che si atteggia a riflessione sulle differenze (e le ingiustizie) tra Nord e Sud del mondo.

8-Nudisti per caso

(Francia, 2003. Regia di Franck Landron)

Una famiglia normale, madre, padre e due figli, proprietaria di un panificio, decide di comprarsi una casetta al mare.

Immaginate la sorpresa quando l’ignara famigliola si rende conto di aver acquistato un immobile nientemeno che su un’isola di nudisti!

Il film insegna che occorre prestare pensarci due volte prima di cedere alla tentazione di offerte immobiliari troppo vantaggiose.

Ma soprattutto riflette sulle convenzioni, le regole e il pudore, in un modo divertente e, per alcuni, un po’ sconvolgente.

9-Le vacanze di monsieur Hulot

(Francia, 1953. Regia di Jacques Tati)

Film così non ne fanno più. Una comicità d’altri tempi, che commuove e incanta.

Il signor Hulot è un simpatico ometto impacciato, in vacanza in un paesino della Bretgna.

Non servono le parole. Il film è una poesia. Tant’è che Tati, regista e interprete protagonista, borbotta in un linguaggio buffo e quasi insensato.

Al signor Hulot ne succedono di tutti i colori, in un susseguirsi di gag divertenti e garbate, eppure, alla fine, nonostante tutto, rimane la nostalgia per la vacanza appena conclusa.

Come accade sempre, del resto.

Un film da recuperare. Assolutamente.

10-Ferie d’agosto

(Italia, 1995. Regia di Paolo Virzì)

Difficile immaginare due gruppi di villeggianti più diversi: uno formato da intellettuali di sinistra un po’ snob con la passione per le canzoni d’autore e l’altro da “burini” arricchiti, incapaci di separarsi dalla TV e tipicamente “caciaroni”.

Eppure si ritrovano a passare le vacanze in due case attigue, nella splendida isola di Ventotene.

Virzì, con l’intelligente ironia che lo contraddistingue, sottolinea vizi e virtù di entrambe le categorie, divertendosi a ritrarre un’Italia degli anni ’90 che rimane attualissima ancora oggi.