Un tempo c’erano i fumetti e i libri con le immagini, oggi ci sono le app per bambini. CoccoLab ne ha realizzata una che piega la tecnologia alla formazione.
Scarica l’applicazione da Apple Store
C’erano una volta i libri illustrati, i giradischi, i fumetti di Topolino e il tamagotchi, che era quasi l’oggetto più tecnologico con cui sbizzarrirci fino a qualche anno fa. Oggi, invece, ci sono le app, anche per bambini. E ce n’è una, in particolare, che mira ad una funzione educativa. O, almeno, è questo l’obiettivo di CoccoLab: piattaforma multimediale di Firenze per la creazione di giochi per i più piccoli.
Prima di chiamare Alessio Prosperi, tra gli ideatori di CoccoLab, ero a spulciare nello scatolone dei ricordi tra i testi impolverati e ingialliti dell’infanzia. E ho pensato: “come avrò fatto a sopravvivere senza internet?” Francamente fatico a ricordare, sta di fatto che i tempi sono cambiati e la soluzione – anche per una nostalgica come me, legata alla memoria targata anni ’90 – pare essere una soltanto: adeguarsi o, tuttalpiù, piegare la tecnologia alle nostre esigenze.
E a proposito di esigenze, Alessio racconta come l’idea della nuova app per bambini sia nata proprio dal bisogno dei genitori di educare i figli attraverso la tecnologia; che – se usata bene e con coscienza – non ha effetti negativi sul comportamento dei più piccoli.
La app – Alla scoperta dei suoni del mondo – presenta grafica e qualità elevate. E consiste in tre scenari: quello della fattoria – gratuito – attraverso il quale il bambino vede gli animali più tipici e ne sente il verso; quello legato ai suoni della città – a pagamento – seguito dal terzo – una sorta di work in progress – sui suoni della banda o del mare, per fare alcuni esempi.
Quali sono il valore aggiunto e la filosofia di CoccoLab? Non si parte dallo strumento, bensì dal coinvolgimento di psicologi ed educatori che aiutino a fornire un feedback per il miglioramento della app; che, peraltro, prevede il parent control, ossia consente al genitore di impostare il tempo di gioco. Un’apertura, spiega Alessio, anche al campo medico e sociologico che piega la tecnologia al servizio delle tecniche educative.
La app per bambini è presente sull’Apple Store ed entro fine anno sarà anche disponibile la versione per Android. Basta un clic per scaricarla gratuitamente e provare a coinvolgere i più piccoli in un modo che – se solo penso a quando i tablet e i cellulari non erano altro che entità astratte – non avremmo mai immaginato.