Cowbird, il social network per cantastorie metropolitani

Un altro uccellino si è messo a cinguettare nell’universo dei social networks.

Il nuovo arrivato si chiama Cowbird e prende il nome da un uccellino nordamericano, che viaggia molto e depone le sue uova nei nidi degli altri. Il Cowbird che svolazza nel web è invece una comunità di bardi e cantastorie, curiosi viaggiatori della vita, narratori e visionari.

Il format si basa su una fotografia accompagnata da una breve registrazione audio e/o un testo. Il social network permette così di inventare storie tramite il proprio account, accompagnandole con foto e audio per creare narrazioni tridimensionali, condivisibili con gli altri, aperte al dialogo e all’immaginazione.

Cowbird è molto bello da guardare, presentando un layout molto ampio permette di caricare foto di grandi dimensioni e la possibilità di accompagnare parole e immagini con file audio trasforma il proprio account in un vero e proprio diario audiovisivo. E’ inoltre possibile partecipare in maniera più attiva, creando o seguendo progetti collettivi, delle vere e proprie “saghe” incentrate su di un tema comune. Al momento, le uniche attive sono due: la prima incentrata sul tema del “Primo Amore”, l’altra sul movimento “Occupy”.

Cowbird è ancora una piccola comunità chiusa; per ottenere un account è sufficiente inoltrare una richiesta. Poco dopo riceverete una mail con le istruzioni per l’accesso. La finalità di Cowbird è quella di mettere in atto la pratica dello storytelling, ovveronarrare storie basate sull’esperienza personale. Più è personale e autentico, meglio è!”.

Dunque: scrittori, fotografi, cantastorie amanti della vita, entrate nel sito, fate un giro tra i vari account e lasciatevi trasportare. “Noi saremo il nido, le vostre storie le uova. Le cureremo e faremo schiudere”, promette Cowbird.

Il 2012 sembra essere l’anno d’oro dei social networks, perché non provare anche questo?