Citazionisti di tutto il mondo, unitevi. La app per Android diventa cult

Si chiama What A Cult la app per Android che farà la felicità di molti. Una mix vincente tra geek, radical chic, ruota della fortuna e l’indimenticabile giochino dell’impiccato. In salsa pop.

Non è facile descrivere a parole qualcosa che nasce per essere giocato, non spiegato. In realtà non è nemmeno necessario, perché una volta scoperta WhatACult si presenta benissimo da sola.

Il meccanismo è tanto semplice quanto coinvolgente: una citazione o un indizio visivo come partenza, e un titolo o un personaggio da indovinare. Più facile a dirsi che a farsi: alcune sono da veri intenditori.

Quello che ci piace è l’atmosfera che si crea una volta chini sullo schermo del telefono. Che sta esattamente a metà tra le pose di un radical chic e i passatempi da banchi di scuola. Che ci ricorda Mike Bongiorno alla Ruota della Fortuna, mentre però stiamo cercando di riconoscere Delitto e Castigo, piuttosto che una citazione di Woody Allen. O magari un monologo di Trainspotting.

Provate a giocarci in gruppo: il risultato sarà un Trivial Pursuit salottiero. Vi ritroverete a far polemica come in una classica discussione al bar, prima però che ci fosse Wikipedia sempre a portata di mano per risolvere le dispute. D’altronde la app è figlia di 3 reggiani e in Emilia, si sa, questa tradizione sanguigna è una costante genetica.

Vi ritroverete bambini, a disperarvi per una lettera sbagliata (al terzo errore il gioco finisce); a improvvisare esultanze da stadio per l’incipit del Grande Gatsby, piuttosto che per aver riconosciuto Elizabeth Taylor da un disegno.

Cultura pop allo stato puro, insomma. Popolare ma con quel tocco “di nicchia” che non guasta mai, soprattutto considerando che si parla di libri, musica e film. Divertente e mai banale. Un po’ hipster e un po’ secchione. Decisamente poco mainstream.

Un tempo si diceva che erano le edizioni Adelphi in bella mostra sulla mensola del salotto a fare di te un radical: e se adesso bastasse uno smartphone?