Che voi siate mamme, babbi, sorelle o amici, avrete sicuramente avuto a che fare con un piccolo cucciolo d’uomo che, di fronte all’invito: “Dai, mangia!” scuote la testa e mette il broncio.
Non solo: magari anche noi, da bambini, siamo stati così, e cioè fanciulli capricciosi e un po’ testardi. Sempre pronti a dar battaglia alle odiate minestrine e pappette di verdura della mamma.
Vanity Fair ha affrontato sul proprio sito il topic attraverso un articolo delizioso, che cerca di analizzare il perché i nostri figli rifiutino il più delle volte cibi sani, dando alcuni consigli su come correggere tale carenza.
Aprendo il portatile per iniziare questo nuovo articolo, cerco di elaborare le idee, ma mi rendo conto che l’unico modo per farlo è rivolgere questa domanda alle mamme che conosco: “Cosa mettete nella cartella dei vostri figli per lo spuntino di metà mattina?” Le risposte sono davvero varie: c’è chi mangia schiacciata e tè al limone, chi un panino col prosciutto cotto, chi le famose merendine accompagnate da succhi di frutta. Per non citare gli aficionados alle barrette, biscottini, pastine confezionate, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, capite bene che molte volte la fretta e la mancanza di tempo per preparare qualcosa di buono (e per buono intendo soprattutto salutare) conducono ad abitudini alimentari se non sbagliate, nemmeno giuste.
“I bambini non mangiano ciò che non conoscono e si fanno attrarre dalle mode ancor più che dal gusto degli alimenti”, dice Bill Granger, noto chef e padre di tre ragazzine. Dunque, vi chiederete, come fare? Puntate sul colore, sulla confezione, sul coinvolgere i vostri figli nella preparare la merenda come fosse un gioco, un’impresa da portare a termine. Scherzate con loro: “Chi assaggia per primo quella fetta di torta avrà una sorpresa!”
Forzatevi nello strappare un’oretta alla vostra giornata frenetica per preparare una torta, un dolce di frutta, dei biscotti ai cereali. Date alle vostre care creature pan bagnato con lo zucchero, pane e marmellata e tanta, tanta frutta. Non negate loro la merendina confezionata, ma fate loro capire che non è poi così buona. Magari non arriveranno a mangiare il panino col lampredotto, o il filetto in salsa di foie gras ma non disperate: ognuno di noi, almeno una volta, ha detto di no e messo un bel broncio.