Pitti Immagine 2013 sceglie come tema il bookswear. Ma cosa significa esattamente? Indossare dei libri? Ve li immaginate, fiumi di persone che vanno in giro ricoperte di eleganti vestiti intessuti di pagine?
No, non significa questo. «Bookswear perché vestiamo i libri che leggiamo» afferma Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine, e aggiunge: «anche quando non sono loro stessi a dircelo direttamente, ci facciamo sempre un’idea di come vestono i personaggi dei nostri libri preferiti».
Dunque, Pitti Bookswear-Mania nasce dal concetto secondo cui la passione per la lettura nutre anche il mondo della moda, e viceversa. Ecco perché il tema-guida dei saloni Pitti Immagine 2013 a gennaio saranno proprio i libri.
Ma cosa c’entrano con la moda? Stiamo davvero parlando di quei polverosi volumi in cui affondano il naso i goffi topi da biblioteca? I tomi accatastati su quegli scaffali severi, che sembrano quanto di più lontano possa esserci dalle luci scintillanti delle passerelle?
«Leggere andrà sempre di moda»afferma ancora Poletto. Beh, leggere va di moda da qualche centinaio di anni, un po’ come vestirsi, potrebbero obbiettare storcendo il naso i fanatici della Letteratura, quella con la L maiuscola appunto. Chi ha il coraggio di vestirsi lasciandosi ispirare da Goethe, Dostoevskij, Proust, Joyce e altri colossi della letteratura mondiale?
Ma i libri non sono solo quello. I libri possono essere anche degli splendidi volumi sulla fotografia e il cinema, la storia della moda, l’arte o le antiche mappe geografiche, ad esempio. Stiamo parlando dei volumi di carta, di quegli stessi oggetti che qualcuno adesso inizia a definire obsoleti, profetizzando un futuro popolato solo da Kindle e pagine digitali.
Ecco invece che quei polverosi tomi possono divenire anche dei semplici oggetti belli e sgargianti, splendidamente scenografici, in grado di sedurre l’esigente popolo del fashion.
Ed è proprio su questo che puntano quest’anno gli organizzatori di Pitti Immagine 2013, affidando il progetto d’allestimento a Oliviero Baldini. Nel grande piazzale della Fortezza da Basso di Firenze e all’interno dei diversi padiglioni, Baldini creerà infatti delle straordinarie installazioni utilizzando appunto un materiale d’eccezione, i libri, con cui erigerà delle intere facciate, uno skateboard gigantesco e chissà cos’altro.
Certo, in un momento di profonda crisi economica è curiosa questa scelta di puntare sui libri. Anche perché l’impressione che ci eravamo fatti era che in alcuni casi semmai accadesse proprio il contrario, ovvero che fosse la tematica fashion a trainare le vendite di un celebre romanzo come ‘Il diavolo veste Prada’, e non viceversa.
Ma ben venga se, mentre la libreria Edison di Piazza della Repubblica a Firenze lotta per non chiudere i battenti, il mondo della moda scopre che i libri possono anche essere seducenti. È un modo come un altro per attirare le persone nelle librerie e magari salvare il destino dei pochi distributori di cultura rimasti nel centro di Firenze, incrementando le loro vendite.
Poi chissà, magari tra un seducente volume e l’altro, a Pitti Immagine 2013 potrebbe scivolare tra gli acquisti anche qualche inaspettata perla da Nobel.