Occhiali da sole improbabili, scarpe fluo, sculture al posto dei capelli: non temete, è solo Pitti Uomo. Come sopravvivere all’invasione Pitti? Ecco una breve guida.
Fiorentino doc o di passaggio, rassegnati: per un paio di settimane la temperatura cittadina è destinata a salire ancora a causa di un’ondata di modaioli, aspiranti fashion blogger, star, starlette e presunte tali scorrazzanti per il centro.
Dopo anni di code bollenti intorno alla Fortezza ho elaborato alcune regole per la sopravvivenza.
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Primo: non guidare
Primo comandamento: lasciare a casa l’auto. Nella settimana di Pitti Uomo la cerchia dei viali si trasforma in un girone infernale, con epicentro Fortezza da Basso. Meglio optare per la bici.
Lo so, fa freddino, ma ci sono buone nuove: quest’anno per la prima volta il Comune non ha interrotto la rete ciclabile intorno alla Fortezza, grazie all’istituzione di percorsi pedo-ciclabili. Urrà!
Per tutti gli altri, invece, divieti di sosta (piazzale Montelungo, piazza Adua e vicinanze) e restringimenti di carreggiata in viale Strozzi. Oltretutto adesso le due ruote vanno di gran moda: chiedere per credere a Filippa Lagerbeck e Marzotto Jr.
Secondo: assecondare il flusso
Inutile provare ad andare controcorrente, di fronte all’orda barbarico-fashionista. Segui la massa, magari ti porterà a qualche party.
Terzo: non eccedere
Assecondare va bene, ma non esagerare con gli accessori, pena far la figura del baraccone infiltrato.
Quarto: dove (non) andare
Dopo una giornata a giro i tipi da Pitti sono soliti riposare le stanche membra in alcuni specifici locali. A seconda dei punti di vista questi luoghi diventano posti da evitare o dove farsi assolutamente vedere.
Te ne segnalo alcuni: Colle Bereto in piazza Strozzi, Luisa in via Roma, Porfirio in viale Strozzi.
Quinto: riservato alla stampa
Per quanto riguarda me e chiunque si ammanti più e meno legittimamente del titolo di giornalista, il più grande sforzo da fare consiste nel respingere un altro tipo di orda barbarica: i richiedenti asilo ai vip party, i cacciatori di accredito, quelli che ti taglierebbero via una mano per fregarti il braccialettino di plastica con cui si accede alla festa.
In occasione di Pitti Uomo si risvegliano tutti, anche l’ex compagna di scuola a cui rubavi le penne alle elementari. Obiettivo: imbucarsi a una delle glamour-feste. Per bere gratis? Anche no. Per incontrare la star di turno? Ma no.
Ovviamente lo scopo è ben più alto e socialmente valevole: farsi un autoscatto e postarlo su Facebook. Amici, promesso, avrete il mio pass per le feste di Pitti e il mio “Mi piace”.
Photo credits: Pitti Immagine