Prendi il tuo vecchio guardaroba, lascia il portafogli a casa, vai a una festa e baratta quello che non metti più. Ecco come organizzare uno swap party a Firenze.
Finalmente anche in Italia si stanno diffondendo gli swap party, le feste in cui ognuno può accaparrarsi capi di abbigliamento ed accessori, con il metodo di pagamento più antico del mondo, il baratto.
A Firenze questa tendenza è partita in sordina con eventi isolati, non molto sponsorizzati, perciò abbiamo pensato di scrivere una mini guida per realizzare uno swap party perfetto.
Swap party: cos’è?
Il cambio della stagione coincide con quello dell’armadio e puntualmente ci troviamo di fronte ad un cumulo di capi che non metteremo mai, ma che ci dispiace buttar via.
Li conserviamo nella vana speranza di un dimagrimento o un improvviso ritorno di tendenza, ma la soluzione per sbarazzarsene arriva direttamente dall’America: lo swap party, una festa in cui barattare vestiti e accessori che non usiamo, per trovarne di nuovi e cambiare il proprio look a costo zero.
Come funziona
Tutti i partecipanti devono portare un determinato numero di capi che vengono suddivisi in categorie considerando la marca, la fattura e la qualità della stoffa.
Ad ogni capo viene abbinato un cartoncino colorato che ne determina il valore di scambio in modo da poterlo swappare facilmente con articoli della stessa categoria. Se entrambi i partecipanti sono concordi allo scambio dei rispettivi articoli, l’affare è concluso.
Consigli per un perfetto swap party a Firenze
1) Scegliere una location spaziosa e accogliente in cui sia facilitata la socializzazione, meglio se raggiungibile con i mezzi pubblici, sappiamo bene cosa significhi parcheggiare a Firenze.
2) Il periodo migliore per organizzare uno swap party arriva quando cambiamo i nostri armadi con i primi caldi della primavera o i primi freddi autunnali, ovvero quando siamo più disposti a disfarci di ciò che non usiamo.
3) L’orario ideale per lo swap party è tra il tè delle 17,00 e l’apericena delle 19,30 nei giorni pre-festivi, in modo da poter dilungare la swapping session fino a sera inoltrata senza problemi di sveglie mattutine.
4) Allestire un buffet con prodotti tipici nel pre e post swap sarà un ottimo modo per deliziare coloro che non riusciranno a scambiare niente, ma anche per chi ha fatto incetta di abiti.
5) Fissare un numero obbligatorio di capi a testa da portare per garantire a tutti almeno uno scambio. Ovviamente gli abiti devono essere lavati e stirati o ancora con il cartellino, ma soprattutto senza difetti: è uno swap party, non un mercato di second hand, l’obiettivo è scambiare cose belle che non usiamo e non cose brutte che non vogliamo più.
6) Negli swap party esistono dei momenti morti come ad esempio la selezione dei capi da parte degli organizzatori. Per evitare che i partecipanti si annoino, organizzate attività ricreative o la consulenza di uno stylist che consiglierà ai partecipanti come valorizzarsi al meglio.
Per una versione più casalinga, nulla vieta di guardare per la centesima volta Colazione da Tiffany, giusto per rinfrescarsi la memoria sullo stile di Audrey Hepburn.
7) Uno dei princìpi degli swap party è la condivisione, perciò donare ad un associazione di beneficenza locale la merce non scambiata potrebbe essere una bella iniziativa di solidarietà. Volevate pur sbarazzarvi di quegli indumenti, no?!
8) Allestire uno o più camerini con tanto di spazio per la passerella, mica vorrete perdervi la sfilata finale in stile Sex and the City?
Le regole sono facili e con qualche piccolo accorgimento tutti possono organizzare uno swap party a Firenze in versione casereccia divertendosi a fare shopping, senza spendere soldi.
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